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Ugo Volli
Cartoline
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Eroi, razzi e case 08/11/2011

Eroi, razzi e case



Cari amici, ancora qualche notizia sulle conseguenze del riscatto pagato da Israele per liberare Shalit. L'autorità palestinese, come certamente "non" avete letto sui giornali, ha deciso di costruire un migliaio di nuove case nel territorio conteso con Israele per premiare i terroristi liberati (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=244462), ma questa decisione, guarda un po', non ha innescato nessuna crisi diplomatica, nessuna condanna dell'Onu, degli Stati Uniti o dell'America. Chissà perché...

Nel frattempo da Gaza i bravi "combattenti" o "militanti" continuano a spedire dei simpatici razzetti, sempre più perfezionati grazie ai magnifici progressi della loro tecnica, sulle case "occupate" dei "colonialisti" sionisti. Se per caso intendete con queste espressioni solo gli insediamenti costruiti oltre la linea armistiziale del '49 (i cosiddetti "confini del '67"), rassicuratevi, i palestinesi non sono così ingenui e non fanno distinzione fra "coloni" e "israeliani", come vorrebbe una idea buonista della sinistra e dei governi. Gli obiettivi sono tutti ben dentro la "linea verde", per esempio Ber Sheva, città storica israeliana. Se volete una statistica di questi atti eroici, la trovate qui (http://oriforisrael.wordpress.com/2011/11/01/summary-of-rocket-fired-into-israel-october-2011/) , limitata però a ottobre. In questo mese, sono fiero di annunciarvi, le cose vanno altrettanto bene. E perché non lo sapete? Semplice, perché i giornali italiani, come quelli di mezzo mondo, si attengono alle disposizioni della propaganda e degli attacchi coi razzi non parlano, citano solo le "sanguinose" reazioni israeliane, come quando i cattivi colonialisti colpiscono degli innocenti lanciatori di razzi, magari capi importanti. Non raccontando le imprese eroiche di questi ultimi si manca di fare loro onore; ma l'importante è far apparire i colonialisti sionisti imperialisti in tutta la luce abbagliante della loro crudeltà.

A proposito di onore, però, in occasione della liberazioni di terroristi, Israele ha rifiutato di rilasciare Abbas Al-Sayid, il "leone delle celle di prigione", e allora gli altri "combattenti" rilasciati lo onorano in maniera spontanea e commovente: "un modello per noi", "il paziente eroico combattente". Guardatevi questo filmato (http://elderofziyon.blogspot.com/2011/11/manly-palestinian-arab-hero-who.html) e resterete certamente commossi. Ma perché gli israeliani hanno rifiutato di rilasciarlo? Mah, perché è l'autore della più grande strage della "seconda intifada", la bomba in un ristorante di Netanya in cui si celebrava il seder di Pesach. Morirono 30 persone, quasi tutti anziani sopra i 70, com'è spiegato qui (http://pubsecrets.wordpress.com/tag/abbas-al-sayid/). Qui invece (http://www.mfa.gov.il/MFA/MFAArchive/2000_2009/2002/3/Passover%20suicide%20bombing%20at%20Park%20Hotel%20in%20Netanya) trovate l'elenco e le foto delle vittime. Ditemi voi se vi sembra una buona ragione per tenere in cella un tale "leone" e "paziente eroico". Ha ben ragione l'autorità palestinese di onorare un tipo del genere, Qualche migliaio di leoni così liberi di agire e il problema ebraico non esisterebbe più. Speriamo prima poi che gli diano un premio, che per esempio potrebbe chiamarsi "il premio Eichmann". E già che ci siamo, va onorata anche Hamuda Saleh, brava assassina anche lei, che ha cercato in tutti i modi di confondere il nemico, dicendo di essere stata arrestato solo per la sua appartenenza ad Hamas, mentre è colpevole di omicidio (http://blog.camera.org/archives/2011/10/another_palestinian_prisoner_l.html) e pure Wafa Bis, che ha mentito perfino sul luogo dove è andata a far saltare la sua cintura esplosiva (http://blog.camera.org/archives/2011/10/released_prisoner_profile_wafa_1.html) . Inutile dire che anche di questo i giornali non vi diranno niente.

Ugo Volli


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