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Ugo Volli
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Strane cose fa la diplomazia in Israele 12/01/2011

Strane cose fa la diplomazia in Israele



Cari amici, lo avete sentito? Sembra che la Svizzera, l'Austria e la Germania finanzi la Lega Nord per favorire la secessione che porterebbe il Nord Italia più vicino alle loro economie... E sembra anche che la Russia, oltre a finanziare largamente il PD, abbia deciso di mandare i suoi osservatori diplomatici nelle manifestazioni per verificare se il governo italiano non reprima gli studenti che protestano e ha deciso anche di fornire loro assistenza legale, nel caso fossero contestati loro reati. Non vi sembra uno scandalo? Non trovate che sia un insulto alla nostra indipendenza nazionale? Per fortuna è una balla, non è assolutamente vero, è solo un esempio provocatorio che vi faccio. (Ma a suo tempo l'Urss finanziava il Pci, eccome...).

E allora cosa pensate del fatto che Svizzera, Svezia, Olanda e Danimarca finanzino in Israele le organizzazioni non governative come Betzelem, Yesh Din e altre ancora che seguono una politica antisionista? Hanno dato loro oltre due milioni di dollari solo nel 2008/2009, usando fra l'altro un fondo (la NDC di Ramallah, legata alla Welfare Association, sempre di Ramallah) che ha numerose e importante relazioni coi gruppi terroristi, quelli che per esempio finanziano le famiglie dei martiri, cioè dei terroristi suicidi (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/141662).

E del fatto che circola un rapporto firmato da 25 consoli di paesi stranieri –prevalentemente europei- a Gerusalemme che si propone di non "lasciare soli" i manifestanti palestinesi in città, ma di sostenerli mandando personale diplomatico per controllare l'operato della polizia e di assistere coloro che fossero portati a giudizio per manifestazioni illegali?  Il caso è saltato fuori in occasione della demolizione dell'edificio che appartenne all'ex Muftì di Gerusalemme, amico personale di Hitler, suo dipendente benissimo pagato e ispiratore delle SS islamiche in Bosnia, una demolizione che ha suscitato uno strano scandalo, come vi ho raccontato ieri (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/141642). Voi pensate che sia la semplice buona vecchia politica delle cannoniere, per cui i paesi europei non rispettano la sovranità di quelli che giudicano siano o dovrebbero essere le loro colonie, oppure siete d'accordo con la coalizione Ateret Cohanim secondo cui, anche se a casa celebrano le giornate della memoria, in Israele gli viene un po' di nostalgia per il buon vecchio Adolf? (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/141666).

E con questa storia dei consoli, che naturalmente i giornali italiani quasi non hanno riportato, non c'entrerà anche un altro episodio anch'esso assai poco pubblicizzato, per cui due dipendenti arabi del consolato britannico a Gerusalemme sono stati arrestati qualche giorno fa dalla polizia israeliana per aver fornito armi al gruppo terroristico che progettava un attentato allo stadio di Gerusalemme? Sarà vero che erano solo personale delle pulizie e non avevano accesso a materiale diplomatico segreto, ma quel che conta è che il loro incarico dava loro dei privilegi che rendevano loro più facile muoversi con carichi delicati, un po' come quel vescovo cattolico con immunità diplomatica che fu beccato qualche anno fa con le mani nel sacco, pardon con le armi nel baule dell'automobile... (http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-12109226). Strane cose fa la diplomazia in Israele!

Ugo Volli


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