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Ugo Volli
Cartoline
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Idee per un'urbanistica e una letteratura politicamente corrette 07/03/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

"  Idee per un'urbanistica e una letteratura politicamente corrette "


Dante Alighieri     1, 100, mille minareti

Cari amici,
ogni tanto noi bravi eurarabi italiani siamo un po' scoraggiati sulle sorti di questo paese: poco boicottaggio! poco disinvestimento! poche settimane dell'apartheid ! poche moschee ! pochi minareti ! E un governo, come giustamente ha dichiarato l'Iran, che si lascia manipolare dall'entità sionista, addirittura la visita, dei giudici che non hanno esitazioni ad arrestare i trafficanti d'armi, anche se trafficano per la buona causa.... Che tristezza!
Ma poi fra le nuvole si apre un raggio di sole e si scopre che anche da noi vi è chi lotta per far progredire il progresso e regredire il regresso. Non quei poveracci delle tavole della pace e di Pax Christi, che certo mettono le moschee nel presepe e pregano per i bambini di Gaza, ma restano attaccati alla loro religione arcaica ed erede delle crociate.
No, c'è di meglio.
Per esempio l'Arre (Associazione per il rispetto di tutte le religioni e la convivenza pacifica delle etnie culturali), la quale, secondo una nota dell'agenzia ufficiale di Eurabia (sezione italiana) Ansa di qualche giorno fa, sostiene che "l'opera di Dante sarebbe politicamente scorretta perché -  spiega - «contiene centinaia, se non migliaia, di versi che violano ogni political correctness, offendono gravemente non poche minoranze di cittadini, legittimano pesanti discriminazioni nei confronti dei diversi».
A testimonianza di queste affermazioni, l'Arre, nella petizione inviata al ministro dell'Istruzione Gelmini, cita, ad esempio, il Canto XXVIII dell'Inferno dove - sostiene -«all'empio dileggio nei confronti del Profeta dell'Islam si unisce lo scherno».
Sotto accusa finisce pure il Canto V del paradiso («Se mala cupidigia altro vi grida,/uomini siate, e non pecore matte,/sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!'') che conterrebbe - osserva sempre l'Arre - «la prima teorizzazione di quel becero antisemitismo che ispirò, nel 1938, le famigerate leggi razziali di Mussolini»." Per finire, l'opera del Sommo poeta, secondo l'associazione, getterebbe «ogni sorta di discredito morale su antiche e nobili città» come, ad esempio, Pisa e Bologna."
Hanno ragione, ragionissima questi Arriani.Non li conosco, ma scrivono parole sante.
Mussolini non avrebbe certo pensato alle leggi razziali senza Dante. Figuriamoci ! Prima di intraprendere la carriera del dittatore faceva il maestro elementare e certamente leggeva Dante ai suoi bambini, che col tempo sarebbero diventati cattivissimi.
Ci sono anche delle testimonianze per cui Hitler e i suoi fedeli si riunissero a leggerlo tutte le sere, così, prima di andare a dormire.  Bisogna eliminare Dante, e anche Omero e Senofonte e Ariosto che parlano male dei troiani, dei persiani e dei mori.
E' necessario proibire l'opera dei pupi, di nuovo per via dei mori, e poi  abbattere la cattedrale di san Petronio a Bologna, che ha un'immagine blasfema nei confronti del profeta.
In generale sarebbe molto più progressista tirar giù tutte le chiese, che nascondono colpevolmente la bellezza dei grandi magazzini.
Bisogna cambiare nome alla Savoia, per via di quel principe Eugenio che si permise di battere l'armata di liberazione turca sotto le mura di Vienna. Lo stesso per Lepanto e Poitiers: via via, eliminare il ricordo della vergogna. E poi, per evitare che dei fiorentini abbiano di nuovo a produrre dei discorsi non politically correct sui pisani (o viceversa) sarebbe meglio spianare il centro di tutte queste città e già che ci siamo di tutte le altre e ricostruirle tutte uguali, affidando a un architetto internazionale il compito di cancellare ogni memoria di quell'età buia che è stato il medioevo e di qualunque cosa sia stata costruita prima della fondazione dell'Arre.
Per compensazione e per riconoscimento della naturale superiorità degli immigranti, una sola costruzione pubblica monumentale sarà ammessa in tutte le città: una moschea della dimensione di uno stadio, con frequenza obbligatoria e dodici minareti alti almeno cento metri l'uno.
E il solo testo ammesso alla lettura sarà il Corano. Parla male anche lui degli ebrei peggio di Dante (perché non insinua che siano avari, ma istiga ad ammazzarli), ma che volete, quelli hanno ammazzato un sacco di bambini a Gaza, hanno rifiutato di riconoscere sia Gesù che Muhammad (entrambi profeti dell'Islam, come sapete), insomma sono un ostacolo al progresso del progresso e alla pace del mondo. Meglio che spariscano, o almeno che non abbiano l'insensata pretesa di avere uno stato.
Cari amici non so se ho interpretato proprio bene le idee degli Arriani, se ho esagerato mi scuso, è stato l'entusiasmo del neofita.
A proposito pensate che se vogliono eliminare Dante, tollereranno le mie cartoline, o le considereranno pure loro politicamente scorrette?
Non per dire, ma se potessi evitare di essere fustigato sulla pubblica piazza, ne sarei grato. Non solo per il dolore e per il sangue, sapete, ma anche per la vergogna. Ci tengo così tanto alla mia correttezza.... e non vorrei che spiegazzassero il mio burka unisex nuovo.

Ugo Volli


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