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Ugo Volli
Cartoline
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Che ci sia una cooperativa internazionale per far fuori i poveri innocenti terroristi di Hamas? 03/03/2010

"Che ci sia una cooperativa internazionale per far fuori i poveri innocenti terroristi di Hamas?"


Mahmoud al Mabhou

Cari amici, quant'è bravo il capo della polizia di Dubai il generale Dahi Khalfan Tamim! Che genio! Che vigore, che virilità, che intelligenza! Sherlock Holmes e Sam Spade e Hamphrey Bogart sono nulla di fronte a lui! Persino Miss Marple impallidisce! Non solo ha individuato ventisette assassini ventisette (più tre palestinesi, totale per ora 30) del povero Mabhouh terrorista emerito di Hamas, che non gli sarebbero entrati in camera nonostante le fantastiche dimensioni delle suite di lusso degli alberghi degli emirati arabi dove alloggiano i poveri e moralissimi terroristi, non certo per loro comodità ma solo per rispetto agli "affamati" bambini di Gaza. Li ha individuati, dice lui, al 100% come agenti del Mossad anche se sa mostrare solo foto evidentemente taroccate, immagini televisive confuse, e nomi chiaramente falsi. Gli risulta che tutti siano adesso in  Israele, anche se non sa dirne i nomi, e sebbene almeno un paio dopo il crimine si siano dileguati in direzione dell'Iran, notoriamente un posto assai sicuro per agenti del Mossad e israeliani in genere. Ha deciso di segnalare all'Interpol il capo del Mossad, senza avere avuto mai la possibilità di interrogare nessuno dei presunti israeliani, così sulla base della sua geniale telepatia investigativa. E anzi, con lo spirito di un vero funzionario pubblico, gli ha intimato "se sei un uomo" di ammettere quel che ha fatto: come iniziano le risse in discoteca.

La cosa più divertente è che ha deciso lui (senza che nessuno del suo governo abbia detto una parola, finora), che gli israeliani con doppio passaporto (leggi in sostanza gli ebrei) non potranno più mettere piede negli Emirati. Ma come bloccare quelli che si presentassero all'aeroporto con un documento, diciamo, italiano?  Semplice, ha detto l'ottimo Tamim: la polizia di Dubai ha sviluppato la capacità di riconoscerli "per l'aspetto fisico e il modo di parlare". Il naso ebraico? La cantilena yiddish? O addirittura, questa sì che sarebbe un'arma segreta, per la puzza giudaica, che deriva al popolo deicida dalla frequentazione con Satana? Chissà, è un segreto fra i molti che custodisce il generale, ma dobbiamo fidarci: addio doppio passaporto.

A proposito, mi dimenticavo di segnalarvi un flash dell'Ansa, fonte notoriamente poco simpatetica con Israele. Ecco quel che dice. "Anche i servizi di sicurezza egiziani e giordani potrebbero esser coinvolti nell'uccisione a Dubai di un alto responsabile palestinese di Hamas, per la cui morte si é accusata da più parti l'intelligence israeliana. Citato oggi dal quotidiano palestinese al Quds al Arabi edito a Londra, Mahmud Nasser, membro dell'ufficio politico del movimento radicale palestinese, ha affermato di essere in possesso di "informazioni pericolose" sul ruolo di agenti di Paesi arabi "ostili a Hamas", nell'uccisione di Mahmud al Mabouh lo scorso 19 gennaio in un albergo dell'Emirato Arabo." Allora Hamas, che aveva già accusato l'Autorità Palestinese, adesso accusa anche Egitto e Giordania. Naturalmente non smentisce la presenza degli arcinemici israeliani, ma certo che il quadro si complica. Che ci sia una cooperativa internazionale per far fuori i poveri innocenti terroristi di Hamas?  E, a proposito, il superman capo della polizia di Dubai è forse in grado di riconoscere i dirigenti palestinesi e giordani in incognito, nonostante il passaporto falso che probabilmente esibiscono? Puzzano forse anche loro di felafel? E, a proposito del proposito, che passaporto portava il "martire" Mabouh? E chi doveva vedere a Dubai? Non c'entrerà anche questo con la sua, diciamo così, disavventura?

Ugo Volli


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