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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Luciano Tas
Le storie raccontate
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Operazione Cast Lead, "Piombo Fuso" 08/01/2009
Mia sorella mi scrive che la frase "Cast Lead" viene da una poesia del poeta Bialik dedicata alla Hanukah, un festival associato qui negli Stati Uniti alle luci della Hannukia e agli 8 giorni di doni ai bambini (o cosi' almeno pare ,  io ho passato l' infanzia in Italia per cui non ho potuto appurare...) e a quella canzone cosi' festosa di Adam Sandler. Invece vale la pena ricordare che Hanukah e' un festival che ricorda di quando Judah "The Hammer" Maccabeo e i suoi si ribellarono all' impero idolatra dei seleucidi di Antioco IV e  liberarono la Judea riconsacrando il tempio divenuto una stia per maiali. Quella fu l' ultima volta fino al 1948 che in Eretz Israel ci fu uno Stato Ebraico. Come saprete, Hanukah non e' una delle feste maggiori, ma e' una festivita' che onora il sacrificio dei Maccabei e che inorgogliosisce gli animi di coloro che lottano per la liberta' e la sicurezza di uno stato sovrano da chiamare casa. Una cosa e' chiara, Hamas non combatte per uno stato sovrano da chiamare "casa". Se Hamas avesse voluto costruire uno stato avrebbe potuto.
 
Dall' agosto 2005 Gaza non e' piu' sotto "occupazione". Se Hamas avesse potuto avrebbe potuto costriure scuole, ospedali, case, strade, infrastrutture pubbliche. Invece Hamas usa i fondi internazionali per compreare armi, per allenare terroristi, per corrompere i bambini e i giovani. Invece no. Hamas ha un solo scopo la distruzione di Israele, il genocidio degli ebrei.  Hamas non ha mai nascosto i suoi propositi di morte e distruzione. Un terrorista di Gaza e' stato riportato sui giornali per aver detto che i soldati Israeliani desiderano tornarsene a casa mentre i terroristi di Hamas desiderano morire uccidendo, non contano di tornare a casa, nella loro ferocia non  riconoscono ne' casa ne' affetti familiari. Anzi, l' affetto familiare lo dimostrano offrendo deliberatamente le carni dei propri figli al macello, con l' idea farneticante che in qualche modo si siano guadagnati l' aldila'. Nizar Rayyan un capo di Hamas e' stato ucciso in casa con 4 mogli e 11 figli. Ebbene Israele aveva chiamato un' ora prima di distruggere la casa chiedendo agli abitanti di mettersi al riparo. Come mai sono morti 15 tra mogli e figli? Il leader di Hamas Nizar Rayyan che ovviamente non sognava uno stato Palestinese, ma solo la distruzione degli ebrei, ha chiesto a mogli e figli di immolarsi a quella sua maledetta e inane idea di una palestina con le ossa spolpate che sbucano qui e li' dal suolo arido, una vera pace non c'e' che dire. Non saranno certamente i figli di Nizar Rayyan ne' i figli di qualsiasi leader di Hamas a costruire lo stato chiamato Palestina. Per costruire bisogna poter amare qualcosa o qualcuno, Hamas ama solo la morte e la distruzione, lo dicono loro stessi, anzi ne sono fieri. 
Poi c'e' stato anche il rapporto che nell' ospedale palestinese Shifa siano stati portati dei prigionieri politici di Hamas dopo che la prigione dove erano tenuti prigiornieri era stata distrutta. Almeno 5 prigionieri accusati di collaborazione con Israele sono entrati in ospedale vivi e ne sono usciti morti ammazzati con una pallottola in testa. Ve lo dico e ve lo ripeto se vi sta a cuore un futuro stato Palestinese, non e' con Hamas che lo avremo.
 
Da 8 anni terroristi Hamas e Fatah e adesso (dopo che Hamas ha epurato i vecchi compagni i Fatah) solo Hamas fanno piovere razzi sul sud di Israele con lo scopo preciso di uccidere e distruggere ebrei. Qualora non raggiungessero le carni delle loro vittime lo scopo chiaro e' di creare il massimo terrore, "spezzare le reni" a quegli ebrei che con spirito pioneristico abitano nel sud per far diventare quelle terre semidesertiche un giardino, invece di rimanere nella comodita' di Tel Aviv o nella bellezza di Gerusalemme. Il gettito continuo di missili non si ferma mai giorno e notte. Israele ha installato tutta una serie di allarmi che danno ai cittadini del sud 15 secondi di preavviso prima che i razzi cadano esplodendo su case, su scuole, su ospedali, sulle strade. 15 secondi:  alle belle anime piace invece pensare alle svariate hudna concesse e credere che durante i cessate il fuoco non si spari una cartuccia invece quegli allarmi da 15-secondi-di tempo-per-ripararsi-dove? 15-secondi-di tempo-per-dove-sono-i-bambini/mia-madre/-mio padre/mia-sorella-/mio-marito? 15-secondi-di tempo-per-rimango-in-macchina-o-mi-butto-nel-fosso? 15-secondi-di tempo-per-dove-cavolo-si-e'-cacciato-il-cane-proprio-adesso?-lo-devo-andare-a-cercare?? si ripetono incessanti durante le hudna e la gente muore, per impatto diretto, per infarto... oppure rimangono ciechi o mutilati, o perennemente danneggiati... le case coi tetti sventrati, le scuole coi ripari di cemento armato, il sindaco con missili rinvenuti inespolosi e pezzi di missili e foto di distruzione nelle scuole, nelle case, nei campi in ufficio per far capire ai pochi visitatori di che razza di missili si tratti, della loro potenza omicida.
 
A una conferenza AIPAC agli inizi di Giugno 2008 Michael Oren ci diceva che nessun governo poteva durare a lungo che non fermasse quella continua pioggia di missili che non intervenisse per pacificare il confine con Gaza per salvare gli abitanti del sud. Una signora di Sderot e' venuta di persona semplicemente a dirci dello strazio di essere moglie, madre sorella e figlia a Sderot ma che lei e il marito non volevano andarsene al nord. Non era a Sderot perche' voleva che i figli morissero come invece ha voluto il leader di Hamas Nizar Rayyan a pochi kilometri da lei. Era a Sderot perche' voleva che i figli crescessero in una casa col giardino che lei da bambina non aveva potuto avere, perche' i figli crescessero piu' forti di lei, perche' fossero loro a costruire e a continuare a costruire l' Israele che fa crescere le foreste nel Neghev, un Israele dove i fiumi nel Neghev sono ricchi di pesci, dove gli scenziati, gli ambientalisti e gli agricultori creano un mondo migliore, non solo per Israele ma per il mondo intero.  Rivolta a Olmert li' presente gli ha chiesto di fare qualcosa per gli abitanti di Sderot.
 
Il giorno prima che Israele finalmente reagisse, uno di quegli stolidi servizi di disinformazione di cui anche noi siamo vittime, non so se AP, Reuters o AFP ha pubblicato un tre righe dicendo che il cessate il fuoco era finito e che ai missili di Hamas Israele aveva reagito minacciando di reagire. Mi sono rivolta stupita a mio marito per chiedere se ero io quella troppo logica o se la cosa era divenuta fin troppo assurda? Ma come adesso la minaccia di reagire e' equivalente all' aver gia' reagito? Sfido io che quando Israele poi un po' reagisce tutti allora si levano in voci di "Disproporzionati! Violenza disproporzionata!"  Ditemi voi se la vostra vita e quella dei vostri cari fosse in costante pericolo, a che punto esattamente la vostra risposta diventerebbe "sproporzionata"? Accettereste che uno, o due o tre o piu' dei vostri cari fosse ammazzato prima di rispondere? Se il vostro vicino vi lanciasse artiglieria contro giorno e notte col proposito di uccidere voi e la vostra famiglia cosa fareste? Andreste a parlargli? E perche' mai, per dar al vicino l' occasione di finalmente ammazzarvi?  
 
No. E' giusto che Israele abbia finalmente risposto a tono e anche se i media ripetono che Olmert non ha rivelato quale sia l' obiettivo finale, io spero che l' obiettivo finale sia di debellare Hamas. Far si che Hamas non possa piu' ammazzare bambini, neanche quelli propri. Far si che Hamas non possa piu' reclutare terroristi, che sia distrutta e marginalizzata.
 
Tutto cio' si svolge lontano da Dallas, eppure questo e' un conflitto che ci coinvolge da vicino. Come ha ricordato ieri sera  Sellai Meridor l' Ambasciatore Israeliano a Washington DC, questo conflitto fa anch' esso parte di una strategia per sconfiggere il terrorismo che colpisca New York, Mumbai, Londra, Madrid o Gerusalemme. Israele con questa operazione cast lead sta dando ai suoi cittadini aiuto e sta al contempo dando ai palestinesi di Gaza l' opportunita' di crearsi uno stato, l' opportunita' di rompere col terrorismo, voltare le spalle alla cultura della morte, crescere i figli e i nipoti ed educarli alla vita a coltivare invece che a distruggere.  Sta ri-dando come ama dire il nostro Presidente, niente piu' quello che il Creatore ha gia' donato agli uomini, la liberta'.
 
 Permettetemi una riflessione sulla presidenza di George W. Bush che volge al termine. Lo troveremo piu' un Presidente che dice apertamente che Israele ha tutte le ragioni per difendersi contro Hamas? Che Hamas deve disarmare, che e' un' organizzazione terroristica ed e' sua la responsabilita' delle vittime? Tra poco tramontera' il sole anche su questa amministrazione ma al momento la sua presenza da' ad Israele la possibilita' di agire. Prima o poi mi aspetto che l' opinione internazionale con Unione Europea e Stati Uniti in testa torcera' il braccio ad Israele e imporra' ad Israele di fermarsi che abbia compiuto la sua missione o no. Non mi piace pensarlo, ma  ho idea che cosi' sara'. Non e' un caso che le scuole siano piene di bambini mentre e' in corso una guerra, Hamas vuole foto tante foto di bimbetti straziati da additare alle telecamere. Pero' per ora il Presidente usa la sua posizione per appoggiare Israele e anzi offre Israele la possibilita' di portare avanti le sue operazioni, siano dannati i logorroici all' ONU sempre pronti a difendere i peggio terroristi. Scusatemi se e' poco. Della posizione di Obama si sa solo che a luglio 2008 in visita in Israele ha detto: "se qualcuno buttasse missili sulla casa dove le mie figlie dormono farei di tutto per fermarlo". Mi sa che con uno spirito cosi', dovremo fare di Obama un cittadino onorario del Texas. Forse il percorso che da queste parti partiva per portare il bestiame a Chicago per la mattanza ha portato a Chicago piu' che i Texas Longhorns. Mi immagino gia' le copertine dell' Economist con Obama e Olmert vestiti tutto punto da Cow-Boys! 

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