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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
24.08.2025 I tank di Netanyahu penetrano a Gaza
Cronaca di Maurizio Stefanini

Testata: Libero
Data: 24 agosto 2025
Pagina: 12
Autore: Maurizio Stefanini
Titolo: «I tank di Netanyahu penetrano a Gaza. Hamas esorta alla protesta nel cuore di Gerusalemme»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 24/08/2025, a pag. 12, con il titolo "I tank di Netanyahu penetrano a Gaza. Hamas esorta alla protesta nel cuore di Gerusalemme" l'analisi di Maurizio Stefanini.

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Maurizio Stefanini

L'IDF entra a Gaza, nell'offensiva finale contro Hamas. I governi amici dei terroristi, fra cui Erdogan, fanno pressione sugli Usa perché fermi Netanyahu e Hamas soffia sul fuoco della rivolta interna a Israele. Perché, sul campo di battaglia, Hamas è alla frutta e può contare solo sulla sovversione in Israele.

I carri armati dell'Idf, le Israeli Defense Forces o Forze di difesa israeliane, sono entrati nella città di Gaza: lo hanno affermato i media israeliani, citando fonti della Striscia, e specificando che hanno iniziato dal sobborgo di Sabra. Ma nello stesso Israele è polemica, con l'Idf da cui trapelano previsioni che il governo di Netanyahu non sopravviverà se non riuscirà a occupare la località.
«L’impressione è che il primo ministro stia portando avanti l’operazione perché comprende di non poter mantenere il controllo del suo governo senza di essa: crollerebbe», ha affermato una fonte della Difesa citata dal quotidiano Ma’ariv, notoriamente schierato contro Netanyahu.
Ma c'è anche polemica fra Trump, secondo cui forse meno di venti ostaggi sono ancora vivi, e il governo israeliano, secondo cui l'informazione è falsa. A fare pressioni su Melania Trump ci si è messa la moglie di Erdogan. «Scriva a Netanyahu come ha fatto con Putin». E un appello direttamente al presidente Usa è arrivato dal padre di un ostaggio israeliano. «Fermi Netanyahu. Se inizia un'operazione per conquistare Gaza i nostri cari moriranno», dice Yehuda Cohen, il cui figlio è il soldato Nimrod. «Lei è il presidente della vita e della pace, non il presidente della morte e delle guerre. Le vite possono essere salvate, i nostri figli possono tornare vivi dai tunnel: solo lei può ordinare a Netanyahu di porre fine alla guerra e porre fine alla perdita di vite umane». «Il momento è adesso: se Netanyahu inizia un'operazione per conquistare Gaza, altre vite andranno perse, i nostri cari moriranno. Sono vivi, stanno sopravvivendo nei tunnel. Signor Presidente, firmi l'accordo».
Sugli ostaggi ci sono state proteste in Israele, per chiederne il rilascio, e contro il governo.
Al-Jazeera cita fonti ospedaliere di Gaza per stimare in 51 le persone uccise ieri da attacchi israeliani. Almeno 16, mentre erano in cerca di aiuti oltre a quattro bambini in un attacco a Khan Younis. Nessuna conferma israeliana o indipendente a queste notizie.
Il ministero della Sanità di Hamas riferisce anche di altri otto morti per fame a Gaza, compresi due bambini. Secondo la stessa fonte avrebbero perso la vita complessivamente 281 persone, di cui 114 bambini, dall’inizio della crisi alimentare causata dal blocco all’ingresso degli aiuti nell’enclave palestinese.
La carestia che colpisce Gaza City, “certificata” dal rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), che però ha cambiato i parametri delle sue misurazioni, può essere fermata se Israele autorizza l’ingresso degli aiuti umanitari nell’enclave palestinese, afferma l’Unrwa. L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi dice di avere «magazzini pieni di cibo, medicine e forniture igieniche in Egitto e Giordania», ma di non poter fare arrivare questo materiale a destinazione.
«La catastrofe in corso può essere invertita: inondiamo Gaza di aiuti su larga scala attraverso le Nazioni Unite, inclusa l’Unrwa. Ci sono scorte sufficienti per riempire 6000 camion. Lo Stato di Israele deve permetterci di portarle a Gaza», è la richiesta Unrwa. Dopo aver aperto il valico di Kerem Shalom e aver consentito l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza per quattro settimane consecutive, le autorità israeliane hanno chiuso dall'altro ieri questo passaggio tra Egitto e Striscia di Gaza alla Mezzaluna rossa egiziana.
Al-Jazeera parla anche di oltre mille morti in Cisgiordania dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza, all’indomani delle stragi compiute da Hamas il 7 ottobre 2023.
Per la precisione, 1.031 uccisi, inclusi 210 bambini, e 9.684 feriti. Il bilancio terrebbe conto sia delle operazioni di polizia dell’Idf sia degli assalti compiuti dai coloni israeliani (ma anche qui solo dati di parte palestinese).
Hamas risponde invitando al pellegrinaggio in massa nella moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme. Al-Jazeera soffia sul fuoco anche in questo caso, sostenendo che l'azione è in risposta alle «provocazioni dei coloni israeliani» che vogliono intensificare i raid sul terzo luogo sacro dell’Islam.
«Chiediamo sforzi più intensi per contrastare l’espansione degli insediamenti e sostenere la fermezza del popolo di Gerusalemme con tutti i mezzi possibili», esorta il gruppo terrorista, con una dichiarazione in cui avverte della «gravità» della situazione e delle «ripercussioni delle pratiche terroristiche e delle incursioni provocatorie» dei coloni.
Che l’emergenza per azioni terroristiche palestinesi stia crescendo anche in Cisgiordania lo si intuisce dal lancio dell’agenzia di stampa palestinese Wafa che riferisce che le forze israeliane hanno condotto diverse incursioni in varie città della West Bank, effettuando diversi arresti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. Due persone sono state arrestate nella città di Attil, a nord di Tulkarem e diversi arabi sono stati arrestati nella parte orientale di Jenin. I soldati israeliani – scrive sempre Wafa – hanno assaltato le città di el-Bireh, Nablus e al-Khader.

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