Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
La sinistra difende l’albergatore che caccia la turista israeliana Commento di Francesco Storace
Testata: Libero Data: 23 agosto 2025 Pagina: 9 Autore: Francesco Storace Titolo: «La sinistra difende l’albergatore che caccia la turista israeliana»
Riprendiamo da LIBERO di oggi 23/08/2025, a pag. 9, con il titolo "La sinistra difende l’albergatore che caccia la turista israeliana", il commento di Francesco Storace.
Francesco Storace
Un altro caso di discriminazione: una turista israeliana è stata respinta da un hotel di Ragusa, Sicilia, perché non ha preso posizione contro il governo di Israele. Quel che è peggio è che il PD e il Movimento 5 Stelle difendono la scelta dell'albergatore. Quindi è una discriminazione politica, non solo un caso individuale.
Le stanze a stelle gialle. Ci manca solo questo in qualche albergo italiano. Se turisti israeliani prenotano, gli chiedono se condividono o meno la politica di Netanyahu. Se la risposto è affermativa, la prenotazione è cancellata. Ma quel che è peggio, di fronte ad un episodio davvero razzista, è la reazione di Partito democratico e Cinque stelle che non si vergognano di schierarsi col locandiere antisemita, anche se finge di non esserlo.
In pratica, un hotel di Ragusa ha scritto a una turista da Israele chiedendole di cancellare la prenotazione se favorevole alle politiche del governo Netanyahu sulla guerra a Gaza. La vicenda, riportata dal portale israeliano Ynet e confermata all’Agenzia giornalistica Italia dal titolare, ha coinvolto Yulia Sharitz, residente a Rishon LeZion, che aveva programmato una vacanza in Sicilia insieme al marito e a una coppia di amici per la fine di settembre. La donna si è vista recapitare un messaggio insolito da parte della struttura ragusana: «Se ritieni che il tuo governo stia agendo in modo appropriato, ti preghiamo di cancellare la prenotazione e di prenotare altrove. Ma se anche tu sei sconvolta dagli eventi degli ultimi anni, saremo lieti di darti il benvenuto per un piacevole soggiorno». Per fare le vacanze devi dichiarare il tuo orientamento politico. Senza parole. Un testo, quello dell’email dell’albergo, che ha lasciato la turista «sorpresa e furiosa»: «Non mi era mai capitato nulla del genere – ha raccontato – Ho preferito annullare senza polemiche per non creare tensioni».
A “chiarire” la posizione della struttura è stato il titolare Andrea Leanza, che all’Agi ha farfugliato: «Non si tratta di razzismo ma di una presa di posizione contro ogni guerra. Condanniamo senza riserve l’attacco del 7 ottobre, ma siamo altrettanto sconvolti dalla reazione del governo israeliano e dalle sofferenze inflitte alla popolazione civile di Gaza. Se la signora ci avesse detto che non le interessa la politica o avesse preso le distanze dalla linea del governo, sarebbe stata accolta senza alcun problema». Una posizione inaccettabile in un Paese come l’Italia. Il caso, che tocca temi delicatissimi come la libertà di opinione, l’etica dell’accoglienza turistica e il rapporto fra conflitti internazionali e ospitalità privata, rischia ora di trasformarsi in un precedente controverso, accendendo inevitabilmente il dibattito sull’opportunità – o meno – di mescolare politica estera e turismo. E non è un caso che la piattaforma Booking.com abbia sospeso l’albergo. Finalmente c’è chi non ha paura di dire e fare le cose giuste.
CAMPO LARGO ALLA RAGUSANA
Ovviamente chi specula sta a sinistra.
Sono i dem e i pentastellati a suonare la grancassa. «Su Israele non è più tempo di mezze misure!»: lo afferma con tono padronale il segretario del Pd di Ragusa, Riccardo Schininà, a proposito della vicenda dell’albergatore. «A Ragusa assistiamo a un’assurda querelle sul caso dell’albergatore e della turista israeliana. Ho letto sui giornali le dichiarazioni di Andrea Leanza, il proprietario della struttura, che mi sono sembrate equilibrate e legittime. Pertanto gli esprimo piena solidarietà contro le accuse di razzismo e antisemitismo e contro le tirate d’orecchi che sta ricevendo persino dal sindaco Cassì, secondo cui questo gesto non rispecchierebbe la nostra comunità né la sua sensibilità. Sono convinto che, proprio per questa sensibilità, la maggioranza dei ragusani sia dalla parte del popolo palestinese».
Anche il M5s locale si schiera con l’albergatore. «La notizia di un albergatore ragusano che ha chiesto a una turista israeliana di prendere posizione sul genocidio in atto a Gaza ci trova quanto mai d’accordo e assolutamente solidali. Da parte nostra ringraziamo l’albergatore in questione per il coraggio e per la dignità, perché in questi tempi di grande confusione è diventato facile essere accusato di antisemitismo», ha detto la rappresentante cittadina del M5s di Ragusa Najla Hassen. Ma ormai non ci sorprende più nulla...
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