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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
23.08.2025 Minacce a ‘Libero’ e ‘Il Tempo’
Cronaca di Tommaso Montesano

Testata: Libero
Data: 23 agosto 2025
Pagina: 4
Autore: Tommaso Montesano
Titolo: «Gli anarchici minacciano Libero e Il Tempo»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/08/2025, a pag. 4, con il titolo "Gli anarchici minacciano Libero e Il Tempo", la cronaca di Tommaso Montesano.


Tommaso Montesano

Tommaso Cerno e Daniele Capezzone, così come gli editori Pasini e Angelucci, sono sotto il tiro degli anarchici. Li hanno minacciati con lettera anonima. La battaglia in difesa di Israele ha i suoi costi. L'ambasciatore israeliano Jonathan Peled ritiene che siano finiti nel mirino perché smascherano Hamas e la sua rete di complici in Italia.

Giovedì scorso alla redazione del quotidiano romano Il Tempo, in piazza Colonna, è stata recapitata una busta - affrancata - con all’interno minacce di morte indirizzate al direttore del giornale, Tommaso Cerno, al direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone, al vicepresidente di Editoria Italia, Andrea Pasini, e all’editore Giampaolo Angelucci. Questo il testo del messaggio, sul quale indagano i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma: «Giampaolo Angelucci-Cerno-Pasini-Emanuele Capezzone (un errore, ndr). Siete tutti dei morti che camminano-servi del potere. Vi verremo a prendere uno per uno. Vi faremo soffrire a voi e alle vostre famiglie! La lotta anarchica non riuscirete a fermarla-difensori di sbirri-magistrati e politici!». A chiudere, il celebre simbolo anarchico della lettera “a” nel cerchio. All’interno della busta anche due fotografie che ritraggono, seduti al tavolino di un bar, Cerno e Pasini in compagnia di Osvaldo De Paolini, vicedirettore del Giornale e direttore di Moneta.
Il direttore del Tempo, nel suo editoriale di ieri, ha sottolineato l’inquietante coincidenza dell’arrivo della lettera minatoria nel giorno dello sgombero del centro sociale Leoncavallo, a Milano. «Ricevere una lettera di minacce di stampo anarchico contro Il Tempo e il nostro editore nel giorno in cui dopo 31 anni è stato finalmente sgomberato il Leoncavallo, centro sociale di Milano simbolo dell’illegalità perpetua a spese dei cittadini, non solo non ci fa paura ma è un segno che battersi per la libertà e la democrazia ti farà anche fare dei nemici ma sono la prova che sei sulla strada giusta». Quindi la rassicurazione: «Prometto che andremo avanti senza paura».
Un riferimento alle ultime inchieste del suo giornale sia sulla galassia anarchica, sia sul filo rosso che lega associazioni, volti religiosi e presenze politiche in nome della lotta per la Palestina.
Il direttore editoriale di Libero, Capezzone, ha commentato l’accaduto dal suo account X: «Ho da dire solo che non ci faremo intimidire né da qualche violento né da qualche vigliacco». Numerosi i messaggi di solidarietà ai direttori e ai dirigenti del gruppo editoriale. A partire da quello della presidente del Consiglio. «Minacce di questo tipo non sono solo ignobili, ma rappresentano un attacco diretto all’informazione e alla libertà di espressione.
E non potranno mai piegare chi ha scelto di fare il proprio lavoro con coraggio e serietà», scrive Giorgia Meloni.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso «vicinanza» con un post su Facebook: «Le lettere di minacce firmate dagli anarchici e giunte nella redazione del Tempo non fermeranno il lavoro e le inchieste». Dalla Camera, il presidente Lorenzo Fontana ha espresso la «netta la condanna per ogni atto di intimidazione che è da contrastare con massima fermezza».
Oltre alla premier, dal governo si è levata la voce dei due vicepresidenti del Consiglio.
«Mi auguro che tutta la politica sappia reagire con parole chiare», ha detto Matteo Salvini, leader della Lega. «La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia e Fi la difenderà sempre ed in ogni parte del mondo», ha scritto Antonio Tajani, leader di Fi. Tantissimi i messaggi di ministri e parlamentari. Per Michaela Bianco fiore, capogruppo al Senato di Civici d’Italia-Noi Moderati, si tratta di «indegne minacce che non fermeranno» il lavoro.
Dall’opposizione, sono arrivati messaggi di solidarietà dagli ex premier Matteo Renzi e Giuseppe Conte. «Ci auguriamo che siano presto individuati i responsabili», ha detto il leader di Iv. Significative le parole del leader M5S, che pure non è tenero con il quotidiano: «Da giorni Il Tempo porta avanti una campagna indegna, basata su attacchi strumentali e privi di qualsiasi fondamento, nei confronti della nostra forza politica. Detto ciò, di fronte a vili intimidazioni e perfino a minacce di morte, non esitiamo a esprimere la nostra solidarietà al direttore e alla redazione».
Su X l’ambasciatore d’Israele in Italia, Jonathan Peled, ha sottolineato come Tempo e Libero siano finiti nel mirino «solo perché hanno osato pubblicare critiche a Hamas. Questo è ciò che accade a chi pratica un giornalismo autentico, senza paura di svelare la verità su Hamas e sulla sua rete in Italia». Dal mondo delle imprese e del lavoro, ecco Emanuele Orsini, presidente di Confindustria («minacce inaccettabili»), e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil («la libertà di stampa è un valore inviolabile»). Solidarietà anche da Alessandra Costante della Fnsi, Massimo Cherubini, vicepresidente Odg della Lombardia, e Movimento liberi giornalisti: «Gravi e inaccettabili minacce». E Giuseppe Spatola, vicepresidente dei Cronisti lombardi, assicura: «Questi attacchi rafforzano la nostra determinazione».

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