Cara Deborah,
avevo appena letto i risultati dell'analisi del COGAT sui morti per una inesistente carestia a Gaza, ed ecco che mi imbatto in un nuovo lancio. "Marah, la ragazza di Gaza morta di fame a Pisa", titola Avvenire. Nel testo: "Di fame si muore a Gaza. E non solo a Gaza"!
"Marah non ce l’ha fatta. Morta per denutrizione la 20enne palestinese di Gaza portata in extremis a Pisa", titola invece Open.
"Marah non ce l’ha fatta. Morta per denutrizione la 20enne palestinese di Gaza", il Corriere.
"È morta per malnutrizione Marah Abu Zuhri, 20enne palestinese arrivata da Gaza con volo umanitario", la Stampa.
"Morta per malnutrizione a Pisa una 20enne di Gaza: era stata evacuata e portata in Italia due giorni fa", il Fatto.
"Era arrivata da Gaza gravemente malnutrita: è morta a Pisa la ventenne palestinese Marah Abu Zuhuri", TgLa7.
"Arrivata da Gaza malnutrita, morta a Pisa 20enne palestinese", RaiNews.
Qualcuno si lascia sfuggire che la ragazza era stata ricoverata nell'unità operativa di ematologia, ma perché proprio in ematologia? Chissà. Qualcun altro riporta persino le parole dei medici: "Quadro clinico molto complesso/compromesso e uno stato di profondo deperimento organico". Il deperimento è malnutrizione, denutrizione, fame? Il quadro clinico "complesso/compromesso" è la conseguenza o la causa del deperimento eccetera? Chissà. Solo la Stampa chiarisce nel testo che "Non si muore di fame, a Pisa", quasi a rispondere al quotidiano dei vescovi. "Marah soffriva di leucemia acuta", spiega finalmente ai suoi fortunati lettori.
Andrea Atzeni
Caro Andrea,
Marah è morta di leucemia acuta. Sicuramente sarà stata magra, non conosco nessun malato di cancro che abbia un aspetto sano e paffuto e, se si trova in zone di guerra, la situazione è inevitabilmente la peggiore al mondo. Ma la guerra a Gaza l’ha voluta e creata Hamas, non certo Israele. I media italiani, non tutti ma quasi, fanno schifo e lo dico con tutta l’indignazione di cui sono capace. Seguendo i media scritti, in TV e i social è difficile, direi impossibile, leggere o sentire una sola parola in favore di Israele. Il tuo elenco di come sono date le notizie è un esempio perfetto di come sia ridotta l’informazione in Italia, Un vero disastro. Un Sabba antisemita che inevitabilmente condiziona il pubblico facendo di Israele uno stato paria, odiato, disprezzato, calunniato.
Non vedo nessuna luce in fondo al tunnel, anzi vedo buio, tanto buio e tutto questo costituisce un grande pericolo per tutti gli ebrei della diaspora.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
====================================================
2. Meloni, l'ostilità della sinistra e un giusto accordo per Gaza
Salve Dame Devorah,
Walker Meghnagi, presidente della Comunità Ebraica di Milano, ha dichiarato:
«se non ci fosse Giorgia Meloni al governo, in Italia sarebbero già ritornate le leggi razziali», aggiungendo poi:
«Il Pd è pieno di antisemiti, se governassero Elly Schlein e Giuseppe Conte, agli ebrei si sparerebbe per strada».
L’europarlamentare dem Stefano Bonaccini si è affrettato a criticare le affermazioni di Meghnagi, ma i comunisti italiani hanno poco da fremere, la loro politica estera è di stile sovietico, ostile agli ebrei, a favore di tutti i movimenti rivoluzionari e terroristici, hamas, hezbollah, boko haram, taliban, etc.
Aggiungo inoltre che per la politica economica sono ancorati al Comintern; se governassero loro foraggerebbero a pioggia tutti i movimenti anarchici, comunisti e pro-pal, tutti gli immigrati clandestini del globo terrestre, senza pretendere che lavorino, farebbero tutto ciò e oltre, a spese degli italiani, attraverso la perniciosa tassa sulla prima casa, aumenterebbero inoltre tutte le tasse e i balzelli e ne aggiungerebbero di nuove, perché per loro lo “Stato” di tipo sovietico, viene prima di tutto, sta sopra a tutto e a tutti; altro che libertà dei cittadini, essi per loro sono solo compagni sudditi, da spremere come limoni.
Detto doverosamente tutto ciò, mi affianco al Presidente della Comunità Ebraica di Milano Walker Meghnagi, dicendo la stessa cosa a favore di Giorgia Meloni, nostro Presidente del Consiglio:
“La ringrazio di cuore, Gent.ma Presidente, per La sua ferma posizione a sostegno di Israele.
Aggiungo che Ella ha il merito di rendere innocui Crosetto e Tajani, lasciando loro solo l’arbitrio di sproloquiare in malo modo contro Israele, con dichiarazioni sgangherate e inopportune, allineate peraltro alle posizioni dei comunisti e prive di una logica di Destra, che invece Ella, Giorgia Meloni, rappresenta, incarna e supporta, come da manuale; la civiltà occidentale è Israele, che a pieno titolo ne è portatore sano e fulgido esempio di società pluralista e democratica”.
Il presidente Meloni difende i principi liberali e libertari, dell’Occidente, le sue conquiste sociali, frutto della rivoluzione industriale inglese, l’aderenza ai valori religiosi giudaico-cristiani, contro l’ateismo comunista e contro una visione materialista-positivista di cui i nipoti di Breznev sono impuniti eredi infestanti.
Il presidente Meloni, è saldamente schierata con gli Stati Uniti d’America, senza riserve, in contrasto con le politiche europee, islamo-marxiste, che puntano a impoverire gli Stati nazionali, attraverso le sciagurate politiche eco-devastanti, a vantaggio esclusivo della Cina comunista, nella sua aggressiva e progressiva azione di invasione economica tra e nei continenti, capace di impossessarsi di interi Stati africani per estrarne ricchezze dal sottosuolo, depauperando le loro già deboli economie, arricchendo invece la propria.
Il capitalismo al confronto è il male minore, perché consentendo il libero mercato, fornisce la possibilità li espandere la produzione a chiunque, senza il *dumping che i comunisti cinesi applicano; il costo orario della manodopera, equivalente a pochi penny, è una schiavitú legalizzata dal “Partito Stato” cinese.
* Il dumping è un termine economico che si riferisce alla pratica di esportare un prodotto a un prezzo inferiore al suo valore normale nel mercato interno, spesso per ottenere quote di mercato e sbaragliare la concorrenza. È generalmente considerato una strategia di prezzo ingiusta e può portare a impatti negativi sulle industrie nazionali nel paese importatore.
Riguardo a Gaza.
L’accordo parziale sugli ostaggi, che Hamas vorrebbe concedere, va respinto senza esitazione.
L’accordo giusto è:
•rilasciare tutti gli ostaggi subito, anzi, ieri, altrimenti morirete tutti;
•scordatevi le 72 vergini, cadauno, perché non esistono.
Se volete evitare la morte, arrendetevi e deponete le armi, vi aspetta la detenzione a vita - e vi va di lusso perché meritate la pena capitale, per:
•omicidi;
•violenze esecrabili e indicibili;
•stupri di donne, uomini, bambini;
•torture, stupri e malversazioni sugli ostaggi;
•crimini contro l’umanità.
That’s it.
Un forte abbraccio
Yosef ben Hektor
Caro Yosef,
come sempre le sue lettere sono così esaurienti che è difficile rispondere: lei dice già tutto.
Condivido quello che lei scrive sulla sinistra e poi su Giorgia Meloni. Si, se il Pd e i 5 Stelle fossero al governo, ahinoi, gli ebrei dovrebbero scappare lontano. A questo punto un pensiero mi attraversa la mente: dove fuggirebbero Gad Lerner, Anna Foa e altri? È divertente indovinarlo. In Israele? No, loro odiano Israele. La storia dell’antisemitismo insegna che anche gli ebrei di corte sono sempre stati perseguitati dopo essere stati usati dai nostri nemici.
Per quanto riguarda gli accordi sono in perfetta sintonia con lei. Rilascio di tutti gli ostaggi e Hamas fuori per sempre! Invece tutti ad aspettare religiosamente le decisioni dei tagliagole, senza vergogna alcuna! Credo che questo sia il primo caso della storia in cui i terroristi che la guerra l’hanno iniziata con i massacri del 7 Ottobre, conducono le trattative e tutti sono là a pendere dalle loro labbra e ad aspettare le loro concessioni. Questo è disgustoso e deprimente, il mondo è nelle mani di assassini.
Un cordiale shalom
Deborah Fait