Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Israele contro il sindaco di Bari Commento di Annarita Di Giorgio
Testata: Libero Data: 19 agosto 2025 Pagina: 1/8 Autore: Annarita Di Giorgio Titolo: «L’ambasciata di Tel Aviv contro il sindaco di Bari»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 19/08/2025, a pag. 1/8, con il titolo "L’ambasciata di Tel Aviv contro il sindaco di Bari", la cronaca di Annarita Di Giorgio.
Annarita Di Giorgio
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, prima consegna le chiavi della città a Francesca Albanese, poi esclude Israele dalla Fiera del Levante. Ed è incidente diplomatico. Protesta l'ambasciata di Israele (quindi di Gerusalemme, non Tel Aviv come titola erroneamente Libero: la capitale di Israele è Gerusalemme).
L’ambasciata israeliana in Italia è intervenuta ieri contro la decisione della Fiera del Levante di Bari di vietare la presenza di Israele dalla campionaria: «I cittadini della regione Puglia e della città di Bari non trarranno alcun guadagno dalla decisione presa dal sindaco del capoluogo»- ha sottolineato l’ambasciata in una nota.
«L’interesse della popolazione pugliese non deve essere danneggiato dalle decisioni politiche locali». La scelta del presidente della Fiera del Levante è avvenuta a seguito della richiesta del Comune di Bari inviata dal sindaco Vito Leccese. Lo stesso che pochi giorni fa ha dato le chiavi della città alla leder della sinistra propal Francesca Albanese.
L’ambasciata ha ricordato che «le collaborazioni tecnologica e commerciale tra Israele e Puglia sono un bene comune estremamente prezioso e mutualmente vantaggioso, che non deve essere danneggiato da strumentalizzazioni politiche». In particolare, il governo israeliano riutilizza ben oltre l’85% delle sue acque reflue a scopi agricoli e industriali; conta su cinque impianti di dissalazione con cui produce circa l’80% della sua acqua potabile; ha una quota di perdite idriche minima del 7% (42% a Bari); ospita centinaia di aziende e start-up di tecnologie idriche innovative. «Certamente i cittadini della regione Puglia e della città di Bari non trarranno alcun guadagno dalla decisione presa dal sindaco del capoluogo» aggiunge l’ambasciata.
Contro la decisione pugliese è intervenuta anche l’Ucci, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: «Al presidente Frulli chiediamo di ripensare la sua scelta di escludere Israele dalla Fiera del Levante». Così in una nota la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni.
«Ci si può impegnare a favore della popolazione civile palestinese - aggiunge - con azioni di concreto supporto anziché intraprendere iniziative che aiutano solo a fare palpitare il cuore e favorire realmente chi promuove propaganda e campagne di odio.
Nell'immediato- prosegue la presidente- danneggia la stessa Puglia svuotando il territorio di una presenza che da anni opera nella Regione portando sviluppo, tecnologie innovative specialmente nel campo dell'agricoltura e trattamento delle acque con soluzioni di avanguardia, cosi come il turismo, la ricerca».
«Se poi- sostiene Uceivige un filtro morale che porta a escludere Paesi in quanto tali con tutte le loro aziende, ci aspettiamo un elenco molto lungo di Paesi in continenti diversi che esprimono politiche lontane da ogni concetto di umanità e democrazia. Anche tra quelli impegnati in guerre sanguinarie e nella persecuzione dei propri cittadini non c’è traccia nella linea politica adottata per questa importante Fiera. Evidentemente - conclude - il mercante in Fiera ha mischiato molto bene le carte ed è rimasto solo l'azzardo e un certo tipo di interessi e sentimenti a guidare le scelte di un Ente pubblico che dovrebbe con senso di responsabilità saper concorrere a sviluppare relazioni generatrici di bene e sviluppo a livello locale». Intanto prosegue la polemica politica, con il coordinamento di Bari di Fratelli d’Italia che va all’attacco del Comune: «Negare la partecipazione di Israele alla prossima Fiera del Levante rischia di rafforzare la politica di una organizzazione terroristica come Hamas, che continua ad avere il potere su una comunità a digiuno di elezioni da un ventennio in barba a ogni regola democratica» dice Antonella Lella. «Il presidente della Fiera del Levante ha gettato la maschera e ha ufficializzato la sua visione politica trasformando l’Ente che presiede nel megafono di una parte politica». . Non a caso ieri è arrivata una precisazione del presidente della Fiera, che nella sua nota specifica: «La decisione non nasce da un vincolo giuridico» ma, da una «comunanza di vedute etiche e politiche». Una Fiera del Levante rossa e pro-Pal.
Per inviare la propria opinione a Libero, telefonare 02/999666, oppure cliccare sulla e-mail sottostante