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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
19.08.2025 Ilan Halimi ammazzato una seconda volta
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 19 agosto 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Ilan Halimi ammazzato una seconda volta»

Ilan Halimi ammazzato una seconda volta
Commento di Deborah Fait

Ilan Halimi, rapito, torturato, assassinato da una banda di delinquenti islamici, in Francia nel 2006. Nell'attuale ondata di antisemitismo francese anche l'albero che lo ricordava è stato abbattuto. “Lo hanno ammazzato una seconda volta” ha esclamato il Ministro della Diaspora, Amichai Chikli.

L’atmosfera di odio globale che si sta riversando sugli ebrei, coinvolge, come sempre accade, anche gli ebrei morti. Vengono vandalizzati monumenti, dissacrati memoriali della Shoah, cimiteri. Degli ebrei si odia tutto, si vuole distruggere tutto, anche il ricordo, anche la memoria. Ilan Halimi era un ragazzo francese di 23 anni, un giorno la “gang dei barbari” (così si facevano chiamare), un gruppo di musulmani feroci come solo loro riescono ad essere quando seguono le regole del corano, lo prese in ostaggio. Ilan lavorava come commesso in un negozio ed era stato catturato perché le belve avevano la convinzione che, essendo ebreo, doveva essere anche ricco. Infatti chiesero una taglia di 450.000 euro. Lo tennero prigioniero tre settimane, lo torturarono in tutti i modi, lo mutilarono e poi lo gettarono su di un marciapiede. Fu trovato morto, l’80% del suo corpo era bruciato. Accanto alla sua tomba furono piantati degli alberi di ulivo che in questi giorni qualche vigliacco ha divelto e segato. “Lo hanno ammazzato una seconda volta” ha esclamato il Ministro della Diaspora, Amichai Chikli.

Non è la prima volta che la tomba e la targa che ricorda Ilan vengono dissacrate.  L’odio non ha confini, lo abbiamo toccato con mano il 7 Ottobre quando i palestinesi, non solo Hamas, ma migliaia di civili gazawi, quelli di cui oggi molti dicono “I palestinesi non sono Hamas”, hanno commesso stragi in 21 villaggi, in due festival musicali, uno dei quali era sulla spiaggia. Hanno saccheggiato, incendiato, stuprato, torturato, il sud di Israele è stato un campo di sterminio in cui si vedeva solo sangue, corpi mutilati, bruciati,  annegati nel sangue, sangue ebraico. Come Ilan, un ragazzo ebreo quasi della stessa età, israeliano, fu preso in ostaggio ma, al contrario di Ilan che non ha potuto nemmeno reagire alle “bestie”, Eden ha potuto far avere al padre il suo testamento: “Papà, devo parlarti seriamente, e voglio che tu ascolti senza arrabbiarti con me. Siamo all’inferno qui, e la situazione è terribile. Non posso dirti cosa succederà, ma c’è la possibilità che io non torni a casa — che io resti qui.
Devi ascoltarmi: voglio che tu continui a vivere come se io fossi ancora con te. Non crollare e non vivere nella tristezza. Continua a goderti la vita, esci nei ristoranti, viaggia all’estero, fai tutte le cose che amavamo fare insieme. Papà, sono serio — non devi fare altro.
Voglio che tu sappia che sono orgoglioso di quello che sto facendo, e se qualcosa dovesse succedermi, pazienza. Va bene così. Sono nella missione della mia vita — proteggere la Terra d’Israele. Quando tutto questo sarà finito, e i miei amici ti racconteranno quello che ho fatto qui, sarai molto orgoglioso di me."
Due giorni dopo Eden fu ucciso. Eden e quasi mille dei nostri soldati, la maggior parte ragazzi, la nostra bella gioventù piena di allegria e di vita, costretta a fare la guerra contro le bestie di Gaza di cui il mondo ha tanto pietà.  A questo proposito voglio fare un ragionamento. Dal momento che sono costretta a rimanere in casa, tutti i telegiornali sono miei e ogni volta questo è per me fonte di nausea.

Non so se qualcuno ha notato la differenza di fare informazione tra le due guerre, quella in Ucraina e quella a Gaza. Ucraina: “La Russia ha colpito con 730 droni il centro di Kiev, distrutto un ospedale, morti e feriti” Basta, fine della notizia! Gaza:” Israele bombarda ( non dicono che ogni bombardamento è annunciato, cosa che non fa Putin). “Israele bombarda, dunque, 170 morti tra cui 65 bambini”. Certo a Gaza ci sono morti come in tutte le guerre, quella di Gaza, inoltre,  è una guerra urbana con il tasso più alto al mondo di densità della popolazione e questo non aiuta. Estremamente difficile non colpire i civili perché mescolati con i terroristi di Hamas che non portano mai divise. Impossibile quindi riconoscerli. Quale guerra al mondo è stata mai monitorata, passo dopo passo, numero dopo numero, come quella di Gaza?  Non si è ancora capito come, dopo pochi minuti dal bombardamento l’improbabile Ministero della sanità di Hamas sa già quanti morti e quanti tra essi sono bambini, ricordando che per loro, per i palestinesi fanno parte dei bambini anche i quindicenni che sparano sognando di diventare martiri ammazzando qualche ebreo.

Pochi giorni fa abbiamo ricordato il famoso disimpegno da Gaza, quando nel 2005, Ariel Sharon fece la pazzia di ascoltare le insistenze del mondo e fece uscire gli ebrei dalla Striscia, consegnandola ai palestinesi perché creassero il loro stato. Ricordo che guardavo piangendo le scene degli ebrei trascinati fuori dalle loro case dai soldati dell’IDF che disperati piangevano anch’essi. Fu tremendo. Mai decisione fu più terribile e micidiale! I gazawi per prima cosa distrussero tutto, case, serre, acquedotto, impianti elettrici, fecero le loro prime elezioni della storia e elessero Hamas tra giubilo e Allahu Akhbar e  “ A morte Israele”. La prima cosa che i terroristi fecero, oltre a dare la caccia e ammazzare gli omosessuali e i membri del partito di Abu Mazen, fu di portare le batterie dei missili vicino al confine con Israele e da allora ci hanno sparato addosso qualcosa come 40/50.000 missili. Io ho sempre pensato che l’ictus che dopo pochi mesi colpì Sharon e lo portò alla morte fu il pentimento di aver fatto il primo passo, lui ardente sionista, verso la rovina di Israele. Questi 20 anni d’inferno vissuti da Israele sotto la continua minaccia del terrorismo e dei missili hanno visto il culmine nell’inferno del 7 Ottobre.

Domenica, migliaia di israeliani hanno dimostrato per avere liberi gli ostaggi. Io capisco le famiglie degli ostaggi e piango con loro, noi tutti siamo sottoposti a stress incredibile ma non risolvono niente andando n piazza. Il nostro governo da due anni tenta di liberare gli ostaggi e a Gaza sono morti quasi 1000 dei nostri ragazzi nel tentativo di riportarli a casa. Hamas non è composto da uomini ma da demoni e i palestinesi che tutti difendono in nome del politicamente corretto, non sono altro che complici dei terroristi. Quando il mondo lo capirà spero non sia troppo tardi per noi che non dimenticheremo né perdoneremo. Mai!

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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