giovedi` 14 agosto 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.08.2025 L'Isteria del mondo contro Israele e la sottomissione a Hamas
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 agosto 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «L'Isteria del mondo contro Israele e la sottomissione a Hamas»

L'Isteria del mondo contro Israele e la sottomissione a Hamas
Commento di Deborah Fait 

Il Toronto International Film Festival ritira il documentario sul 7 Ottobre, perché non ammette che Israele concorra, né che mostri gli orrori del pogrom subito, se non con il consenso di Hamas. Ormai siamo alla rimozione della memoria sulla strage che ha causato la guerra. Fa parte dell'asfissiante campagna di odio contro Israele

A che punto siamo arrivati. Leggo adesso che il Toronto International Film Festival (TIFF) ha ritirato il documentario sulle atrocità del 7 Ottobre commesse da Hamas e dai suoi seguaci palestinesi perché Hamas non ha dato la sua autorizzazione.  Il documentario si intitola  “La strada tra noi. L’ultimo salvataggio”  Il TIFF ha ritirato il documentario del 7 ottobre perché i registi "non hanno ricevuto e presentato l'autorizzazione da Hamas per l'utilizzo dei video". Il documentario è stato assemblato dagli autori di Fauda (il famoso film israeliano trasmesso a puntate su Netflix) Liora Raz e Avi Issacharov che hanno reagito male, scandalizzati come era giusto che fosse.  “Siamo scioccati e rattristati dal fatto che un venerabile festival cinematografico abbia disatteso la sua missione e censurato la propria programmazione rifiutando questo film. In definitiva, il cinema è una forma d'arte che stimola il dibattito da ogni prospettiva, che può sia intrattenerci che metterci a disagio. Un festival cinematografico organizza la festa e il pubblico decide cosa vedere o meno.

"Non siamo registi politici, né attivisti; siamo narratori. Restiamo ribelli, pubblicheremo il film e invitiamo il pubblico, le emittenti e gli utenti di streaming a farsi un'opinione, una volta visto".

Noah Shack,, direttore del Centro israeliano, un’organizzazione ebraico-canadese, ha dichiarato “ È inaccettabile che il TIFF permetta a una piccola folla di estremisti, che usano intimidazioni e minacce di violenza, di dettare quali film i canadesi possono vedere al festival. Questa vergognosa decisione invia un messaggio inequivocabile: la comunità ebraica di Toronto, che da tempo svolge un ruolo fondamentale al TIFF, non è più sicura né benvenuta. Questo dovrebbe preoccupare tutti i canadesi e macchia la reputazione del festival. Il TIFF deve revocare immediatamente questa decisione."

È drammatico che un’organizzazione di terroristi assassini detti le proprie condizioni non solo al Festival canadese ma ormai al mondo intero. Le critiche sono tante ma la dirigenza del Festival non fa marcia indietro. La censura è d’obbligo se riguarda le sofferenze degli ebrei.

Questa decisione fa parte di una crescente tendenza a mettere a tacere le voci ebraiche e israeliane con la scusa di 'problemi di sicurezza'. Invece di opporsi alle intimidazioni violente e proteggere i registi, il TIFF premia coloro che minacciano la loro vita.

"L'affermazione del TIFF secondo cui la questione è l'autorizzazione per i filmati girati da Hamas è assurda. Qualcuno crede che Hamas autorizzerebbe l'uso di prove dei propri crimini di guerra? Questo è un pretesto per cedere alle minacce, proteggendo chi le produce piuttosto che chi ne è preso di mira. Mettendo a tacere questo film, il TIFF abbandona la libertà artistica e trasmette il messaggio agghiacciante che le storie di alcune vittime contano più di altre. Chiediamo al TIFF di riconsiderare la sua decisione e di difendere i principi che afferma di sostenere: libertà artistica, coraggio e il diritto a ogni storia di essere raccontata."

Non so cosa dire e non so cosa pensare, il mondo è impazzito e questo fa molta paura. Per le organizzazioni femministe gli stupri con macellazione delle donne israeliane non sono degni di menzione, anzi non vanno nemmeno nominati e si cacciano le donne ebree dai cortei. In Italia è pericoloso andare per strada con simboli ebraici. Aggressioni a Milano, a Napoli, a Venezia. Si urla “Morte a Israele, morte all’IDF, ebrei al gas, dal Fiume al Mare Palestina”. In ogni trasmissione televisiva quando si parla della guerra a Gaza si sente risuonare sempre, ad ogni telegiornale, ad ogni talk show, la parola genocidio.  E BASTA! Andate a guardarvi, signori, cosa significa genocidio e non banalizzate questa parola tremenda. BASTA! Avete rotto! Genocidio significa voler distruggere un’etnia, sia fisicamente che culturalmente. Ed è esattamente quello che i palestinesi vogliono fare con gli ebrei, che Hamas vuole e lo scrive sul suo statuto. Israele non vuole nè ha mai voluto distruggere i palestinesi. Ogni bombardamento è annunciato, in continuazione l’esercito invita la gente a spostarsi, a ripararsi. Chi vuole la morte dei palestinesi è Hamas che non permette loro l’accesso ai tunnel (quasi 1000 km), che usa donne e bambini come scudi umani. Diciamo sempre le stesse cose inutilmente perché la guerra mediatica l’ha vinta Hamas con il suo cinismo, inventando prima i morti per freddo, poi i morti per fame, poi gonfiando il numero delle vittime con la complicità del media e della politica occidentali. Le manipolazioni palestinesi hanno tratto in inganno tutti, ministri, giornalisti, quelli non pagati perché quelli a libro paga obbediscono agli ordini. Il ministro Crosetto è riuscito a fare una figura barbina, per certi versi ridicola, per altri scandalosa. Col dito alzato si è messo a dire  “Israele ha perso ragione e umanità, voglio sanzioni contro Israele, embargo embargo!”

Forse la ragione l’ha persa qualcun altro, che dice onorevole Crosetto?

Forse, prima di scagliarsi contro un paese amico e alleato che sopporta guerre e terrorismo da 80 anni da selvaggi assassini, bisognerebbe pensarci un attimo. Forse dopo l’eccidio bestiale del 7 Ottobre bisognerebbe aiutare Israele a difendersi e non mettersi a urlare frasi sconsiderate come il più fanatico dei propal. Non una sola frase contro Hamas, anzi, sotto sotto, pare che certuni vogliano difendere i tagliagole. Allora io voglio dire al ministro Crosetto che se il mondo occidentale si fosse schierato con Israele tutto questo non sarebbe accaduto. Se tutto il mondo civile, unito,  avesse preteso da Hamas la restituzione degli ostaggi e la consegna delle armi dopo le stragi inenarrabili del 7 Ottobre avrebbe aiutato Israele, stravolto dal dolore e dalla disperazione, e avrebbe evitato all’Europa l’infamia di schierarsi con i selvaggi di Gaza. Anche stamattina ad Agorà ho sentito dire la solita cantilena disgustosa “I palestinesi non sono Hamas”, Tranquilli, signori, i palestinesi sono Hamas, li hanno voluti, li hanno votati, hanno gioito con loro davanti ai corpi mezzi vivi e mezzi morti degli ostaggi israeliani, hanno sputato su quei corpi martoriati, hanno gridato Allahu Akbar per le strade alla notizia che i nostri due bambini erano stati strangolati, hanno gridato “uccidi uccidi uccidi” ai loro figli tagliagole. Nei territori di Giudea e Samaria occupati dai palestinesi se facessero le elezioni vincerebbe Hamas. I palestinesi sono Hamas e Hamas è i palestinesi. È inutile e controproducente raccontare coglionate per odio contro Israele o per paura della vendetta palestinese.

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT