Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
La Jebreal intervista il contractor pentito (che però è un personaggio inattendibile) Altra propaganda palestinista di Rula Jebreal
Testata: La Stampa Data: 07 agosto 2025 Pagina: 1/14 Autore: Redazione di Informazione Corretta Titolo: «La Jebreal intervista il contractor pentito (che però è un personaggio inattendibile)»
La Jebreal intervista il contractor pentito (che però è un personaggio inattendibile) Altra propaganda palestinista di Rula Jebreal
Due pagine de La Stampa, con richiamo in prima, sono dedicate all'intervista di Rula Jebreal ad Anthony Aguilar, il contractor che era stato ingaggiato per proteggere la distribuzione del cibo ai gazawi e che poi è diventato uno dei più attivi accusatori di Israele. Per chi non ne sa nulla, sembra un testimone di eccezione. Per chi invece è abituato a capire quali sono i mezzucci usati dalla campagna mediatica contro Israele, Aguilar è un volto e un nome già noti, un personaggio pompato dalla BBC e dalle televisioni americane di sinistra. Ed è un personaggio totalmente inattendibile. Già lo sbugiardava il bravo Iuri Maria Prado, dalle colonne de Il Riformista, la settimana scorsa, il 1 agosto, individuando tutte le contraddizioni del suo racconto e la completa assenza di prove per quel che dice. Ma a Rula, autrice di un libro ignobile sul "genocidio" israeliano a Gaza, va bene anche e soprattutto un testimone così inventato. Se la realtà non si adegua alla sua narrazione, povera realtà. Come in tutte le operazioni di propaganda. Si vergogni La Stampa di aver pubblicato due pagine simili.