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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.08.2025 I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde
Lettere a Informazione Corretta

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 agosto 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Abbiamo perso la bussola»

Lettera: abbiamo perso la bussola

Carissima Deborah,

dopo la dichiarazione all'Onu di condanna del 7 ottobre e di intimazione ad Hamas di arrendersi da parte di alcuni paesi arabi, comincio a chiedermi se sia il caso di volgere il nostro sguardo di speranza verso est. Nessun paese europeo, neanche all'indomani del 7 ottobre (prima della "terribile reazione spropositata" di Israele!) si è sognato di fare una simile dichiarazione. Forse è un segno. Ci siamo ostinati a cercare di fare capire le legittime ragioni di Israele ai paesi europei e cosa abbiamo ottenuto? La rincorsa a chi arriva primo a riconoscere un farlocco stato palestinese, campagne di odio e disinformazione contro Israele, il ritorno trionfante dell'antisemitismo vitale che non risparmia bambini piccoli in fila per il bagno in autogrill o adolescenti in gita su un aereo. Proprio nell'Europa che fu la culla della Shoah. 

Se dittature islamiche indicano la via del buon senso a democrazie occidentali, forse è segno che il riscatto morale non verrà da ovest, come pensavamo e, soprattutto, speravamo.

Con stima e affetto,

Sandra Biglino

Cara Sandra,

Il Jerusalem Post di venerdì è uscito con il titolo: ” I paesi arabi si scoprono sionisti”. È vero dovremmo rivolgerci di più a questi paesi, anche se dittature, perché, seppur non siano sionisti, in ogni caso conoscono i palestinesi, li odiano e li disprezzano. Appena iniziata la guerra, nel 2023, la Giordania ha chiuso i suoi confini per non rischiare un’invasione, lo stesso ha fatto l’Egitto che, oltre a chiudersi a riccio, ha eretto un secondo muro tra il Sinai e la Striscia di Gaza e non fa entrare nemmeno una formica. L’Iraq, all’epoca di Saddam,  ha ammazzato tutti i palestinesi che poteva ammazzare e i rimanenti li ha cacciati, il Kuwait li ha cacciati dopo il loro tradimento. Sempre la Giordania negli anni ’70 ne ha uccisi circa 40.000 nel famoso Settembre Nero. Il Libano li tiene prigionieri nei campi profughi senza diritti civili dopo che hanno distrutto il Paese con il terrorismo contro i cristiani libanesi. Gli unici che li amano sono gli europei a causa dell’odio che hanno da sempre per noi ebrei. Io prego che i “Patti di Abramo” arrivino a una conclusione e che Israele possa contare sull’amicizia dei paesi arabi moderati. Così potremmo lasciare l’Europa a godersi i suoi adorati palestinesi e musulmani in genere e aspetto di vedere le loro lacrime perché noi ne abbiamo versate troppe a causa loro.

Un affettuoso shalom

Deborah Fait    


takinut3@gmail.com

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