Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Israele libera i tunnel, i terroristi si arrendono Cronaca di Amedeo Ardenza
Testata: Libero Data: 03 agosto 2025 Pagina: 4 Autore: Amedeo Ardenza Titolo: «Israele libera i tunnel. I terroristi si arrendono»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 03/08/2025, a pag. 4, con il titolo "Israele libera i tunnel. I terroristi si arrendono", la cronaca di Amedeo Ardenza.
Trovati e neutralizzati altri tunnel dei terroristi a Gaza, mentre i negoziati tirano per le lunghe e lo stesso inviato degli Usa, Steve Witkoff, ammette che sarà difficile raggiungere un accordo con Hamas.
Venerdì la visita alla Gaza Humanitarian Foundation, l’indomani l’incontro per tre ore a Tel Aviv con un gruppo di famigliari di ostaggi israeliani sequestrati il 7 ottobre del 2023. Ai genitori, alle mogli e ai figli dei rapiti, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha assicurato che l’amministrazione è impegnata in un approccio “tutto o niente”, ossia che sta lavorando alla liberazione di tutti e 50 gli ostaggi ancora nelle mani del gruppo terrorista palestinese. In una dichiarazione per la stampa, Witkoff ha poi confermato che gli Stati Uniti hanno un piano per «porre fine alla guerra e riportare tutti a casa» e che questa è la massima priorità del presidente Donald Trump, il quale «è convinto che tutti debbano uscire e che coloro che sono vivi devono essere mantenuti in vita. Questa è una missione sacra per lui».
ACCORDO LONTANO
«Il signor Witkoff», ha affermato rivolto ai media alla fine dell’incontro Ruby Cohen, il padre di uno degli ostaggi, «è molto vicino alle famiglie, ci ha ascoltati e ci ha capiti e ha promesso che di ritorno a Washington racconterà le nostre storie al presidente». Sulle speranze delle famiglie degli ostaggi è però subito arrivata una doccia fredda. Un funzionario del governo ha dichiarato a Ynet che «al momento non si intravede alcun accordo all’orizzonte, e adesso sembra irrealistico. Le possibilità di raggiungere un accordo globale sono scarse, ma d'altra parte forse potremmo almeno tornare al tavolo delle trattative».
Alla vigilia del digiuno del 9 di Av, il giorno più triste del calendario ebraico che ricorda la distruzione del Primo (586 a.C.) e del Secondo Tempio (70 d.C.) di Gerusalemme, Itzik Horn, padre dell’ostaggio Eitan Horn, ha affermato: «Stiamo assistendo alla distruzione del Terzo Tempio. Lo Stato di Israele non può essere una patria per gli ebrei mentre abbandona gli ebrei alla tortura. Basta con i temporeggiamenti, non dobbiamo abbandonare i nostri figli a Hamas. L’unico modo per liberare i nostri figli è attraverso la pressione dell'opinione pubblica. (Il primo ministro Benjamin) Netanyahu non li libererà se il Paese non si scuote».
Un sondaggio condotto venerdì per il quotidiano Maariv indica che, se guidata dall’ex premier Naftali Bennet, l’opposizione oggi avrebbe 61 seggi mentre la coalizione guidata da Netanyahu si fermerebbe a 49.
Intanto anche Hamas spara nuove bordate a Witkoff, tornando a criticare la sua visita alla Gaza Humanitarian Foundation, “colpevole” di distribuire aiuti senza che Hamas possa controllarli, e promettendo che la lotta armata continuerà «fino alla creazione di uno stato palestinese indipendente e sovrano con Gerusalemme capitale». Poi la conclusione: «L’amministrazione americana è un partner a pieno titolo nel crimine di fame e genocidio».
Ieri le Israeli Defense Forces (Idf) hanno annunciato il lancio di 90 pacchi di aiuti contenenti generi alimentari sulla Striscia di Gaza da cinque diversi Paesi. Ieri Palazzo Chigi ha reso noto che anche l’Italia ha comunicato a paracadutare pacchi di cibo e beni di prima necessità su Gaza.
È stata anche l’ennesima giornata di guerra fra la Israeli Defense Forces e Hamas. 666 giorni dopo il 7 ottobre 2023, il portavoce delle Idf ha annunciato che il vicecomandante del battaglione al-Furqan di Hamas, Salah al-Din Zaghra, è stato eliminato lo scorso 24 luglio e che oltre 130 obiettivi terroristici sono stati colpiti in tutta la Striscia di Gaza durante il fine settimana.
OBIETTIVI COLPITI
Sempre ieri, riporta ancora Ynet, soldati della Brigata Givati dispiegati nella zona di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, hanno individuato diversi terroristi mentre emergevano da un tunnel nella zona. I terroristi si sono arresi alle forze armate e sono stati arrestati sul posto. Le Idf hanno riferito che durante gli interrogatori sul campo, i terroristi hanno rivelato di aver pianificato la fuga dopo che un altro terrorista che era con loro era stato eliminato durante uno scontro con le Idf. Quindi avrebbero fornito dettagli su un deposito di armi presso il quale hanno condotto le forze dell'ordine. «Qua sono state sequestrate numerose armi», hanno scritto le Idf, aggiungendo che «i terroristi sono stati trasferiti per essere interrogati dallo Shin Bet».
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