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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Giornale Rassegna Stampa
03.08.2025 Ecco la foto della fame indotta da Hamas
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 03 agosto 2025
Pagina: 12
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Ecco la foto della fame indotta da Hamas»

Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 03/08/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Ecco la foto della fame indotta da Hamas".


Fiamma Nirenstein

La vera carestia, la vera morte per fame, è quella patita dai ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. Quelli che i terroristi non vogliono liberare in cambio di pace, se non imponendo delle condizioni impossibili.

Cosa il mondo non lascia fare a Hamas, fino a che punto si è consegnato nelle sue mani. Hamas si sente libero di ricattare Israele terrorizzandolo con lo strumento della fame dei rapiti mentre gode i frutti internazionali del suo successo per la campagna piena di falsi e di omissioni sulla fame che lo Stato ebraico avrebbe indotto a Gaza. Ma mentre svariate fra le foto più estreme dei bimbi palestinesi affamati hanno avuto la loro smentita, le immagini che abbiamo visto ieri sono implacabili, autentiche nel disegnare la morte per fame dei ragazzi rapiti da Hamas e Jihad Islamica il 7 ottobre. Veri corpi disseccati pelle e ossa, le lacrime, le invocazioni di cibo e di aiuto, mentre i carcerieri mangiano davanti.

No, non cresce la pressione europea su Hamas, ma le richieste dell’organizzazione terrorista che vuole essere esaudita fino all’ultima virgola: restare padrona delle armi, del terreno, di tutti i prigionieri di Israele, specie quelli con l’ergastolo. Evyatar David e Rom Barslavsky sono le efficaci armi scheletrite, disperate, affamate, piangenti che Hamas e i suoi hanno scelto: contano sul fatto che la cultura occidentale non sa più riconoscere la crudeltà, la cattiveria, che la confonde con i risultati non desiderati di una battaglia di difesa. L’ostentazione dei corpi da Auschwitz paga, fa paura mentre viene proposta come arma legittima della grande vacca sacra del nostro tempo gli «oppressi».

Hamas mostra la sua peggiore crudeltà ed è sicura che questo la aiuterà a costringere il mondo a inginocchiarsi, ad arrendersi, un altro passo verso la vittoria dell’islam sul nostro mondo. La bandiera terzomondista consente le peggiori nefandezze ricevendone premi dall’Onu e dall’informazione, Macron e Starmer annusano il consenso, gli scheletri dei rapiti vengono messi da parte come il bombardamento ripetuto per due volte in una settimana su Gerusalemme, come gli 800 soldati israeliani che cadono negli agguati mentre tentato di liberare la Striscia. I video mostrano chiaramente che Hamas spara sulla sua stessa folla quando tenta di sottrargli il bottino, mentre gli aiuti si accumulano. La pietà è selettiva. Evyatar e Rom cercano di sopravvivere a uno dei più ingiusti, mistificanti attacchi della storia, come tutta Israele.


segreteria@ilgiornale.it

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