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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Riformista Rassegna Stampa
27.07.2025 Caso Vueling, conferme sul pilota: addestrò i terroristi dell’11 settembre
Analisi di Aldo Torchiaro

Testata: Il Riformista
Data: 27 luglio 2025
Pagina: 2
Autore: Aldo Torchiaro
Titolo: «Caso Vueling, le famiglie dei 50 giovani ebrei denunceranno. Conferme sul pilota: addestrò i terroristi dell’11 settembre»

Riprendiamo dal RIFORMISTA, del 27/07/2025 a pagina 2 l'intervista di Aldo Torchiaro dal titolo "Caso Vueling, le famiglie dei 50 giovani ebrei denunceranno. Conferme sul pilota: addestrò i terroristi dell’11 settembre".

File:Aldo Torchiaro.png - Wikipedia
Aldo Torchiaro

Spagna, ragazzini ebrei fatti sbarcare da un aereo di linea che li avrebbe riportati in Francia e gli animatori arrestati. Una reazione spropositata e inspiegabile, considerando che la colpa è solo che "cantavano in ebraico" e i passeggeri che hanno testimoniato non parlano di danni o disordini che giustificassero l'arrivo della polizia. A chiamare gli agenti è stato il pilota: lo stesso che 24 anni fa addestrò gli attentatori dell'11 settembre. Lo denuncia Amichai Chikli, ministro della Diaspora di Israele.

Vueling contro Vueling. La compagnia aerea è finita nella bufera dopo aver scaricato a forza un gruppo di cinquanta giovani ebrei francesi all’aeroporto di Valencia. Ufficialmente perché quei boy scout che tornavano a Parigi da un campo estivo in Spagna – di età compresa tra i 10 e i 15 anni – “rappresentavano una minaccia per la sicurezza del volo”. Secondo gli interessati, ancora sotto shock, il motivo è diverso. E a suo modo grave: intonavano canzoni in ebraico.

Di questi tempi, viene detto, è una provocazione. L’ammanettamento fin troppo sbrigativo della professoressa, ventunenne, che guidava il gruppo – descritta dai testimoni come una persona civile e pacata – aggiunge ombre su ombre. E anche a voler concedere il beneficio del dubbio alla replica che fa la compagnia Vueling, va detto che è la stessa compagnia a non aiutarsi. Perché da due giorni il customer care della low cost spagnola sta contattando i passeggeri del volo uno a uno per chiedere di cancellare foto e video dell’accaduto. Le riprese a bordo sono vietate per norme sulla sicurezza aerea, ne va della privacy degli altri passeggeri, e poi ci sono dei minori cointi: non si devono vedere i loro volti. Scaricarli sulla pista dell’aeroporto, però, sì.

A voler cercare qualche video che davvero incastri quei rumorosi passeggeri, però, non se ne trovano. Niente dimostra che c’è stata una azione di disturbo vera e propria, a bordo: nessuna ragazzata, nessun illecito uso dei materiali in dotazione dell’aeromobile, come recita un algido mattinale distribuito da Vueling. Che prega di ripetere la nota del suo ufficio legale ma si rifiuta di rispondere alle domande che abbiamo posto già 48 ore fa ai responsabili dell’ufficio stampa. Vueling non aiuta Vueling: fa muro. Intima ai passeggeri la cancellazione di foto e video. Intimorendoli, quasi, dal parlarne. Ecco cosa detta la compagnia aerea spagnola: «Durante il volo VY8166, Valencia-Parigi, un gruppo di adolescenti ha adottato un comportamento dirompente e un atteggiamento di sfida, violando quanto previsto dall’articolo 41 della legge 21/2003, sulla sicurezza aerea».

Una ricostruzione totalmente diversa da quella delle testimonianze raccolte dai telegiornali francesi. Il verbale del vettore aereo è impietoso: «Gli equipaggi di volo hanno l’obbligo di intervenire in qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza dei passeggeri». Di cosa si starebbe parlando, posto che nessuno dei passeggeri ha notato niente? Quell’alto rischio in cosa consisterebbe, posto che nessuno ne ha avuto sentore? La nota stampa parla di «atteggiamento apertamente di sfida verso la sicurezza e disobbedienza ripetuta alle istruzioni dell’equipaggio. Il comandante si è visto obbligato a richiedere l’intervento della Guardia Civil». C’è da rimanere a bocca aperta. Anche perché, ad aggiungere sale sulla ferita, la notizia che ieri ci è stata confermata: il comandante in questione è Iván Chirivella, pilota della Vueling che ha adottato la linea dura con i temibili quattordicenni ebrei ma in passato aveva condiviso il velivolo con personalità addirittura più pericolose: era stato lui ad addestrare due dei terroristi dell’11 settembre 2001, Mohamed Atta e Marwan al-Shehhi.

Vueling dovrebbe sperare di trovare riscontri alle sue accuse. E invece sta chiedendo di cancellare qualsiasi prova utile. La questione finirà in tribunale: le famiglie dei ragazzi hanno deciso di denunciare l’accaduto, mentre si moltiplicano gli appelli – anche della politica – affinché venga fatta piena luce. La notizia, riportata in beata solitudo dal Riformista per l’Italia, era ieri su radio e Tg di mezza Europa. Un testimone ha mandato un dettagliato racconto: si dice incredulo per l’accanimento contro quei bambini – o poco più che bambini, si sa che a quattordici anni ci si sente già grandi – ed è pronto a testimoniare in aula. Il tribunale della rete però ha già deciso: «Erano bambini sionisti, chissà cosa cantavano. Morte agli arabi?». E non servono vettori low cost: l’odio è il motore che fa volare sempre più in alto la fantasia dei più.

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redazione@ilriformista.it

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