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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
18.07.2025 Colpita per errore la parrocchia di Gaza
Cronaca di Marco Respinti

Testata: Libero
Data: 18 luglio 2025
Pagina: 17
Autore: Marco Respinti
Titolo: «Colpita per errore la parrocchia di Gaza»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 18/07/2025, a pag. 17, con il titolo "Colpita per errore la parrocchia di Gaza", il commento di Marco Respinti.


Marco Respinti

Padre Romanelli ferito a una gamba, perché la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita per errore da una bomba israeliana. Ma di errore si è trattato, Israele lo ammette e fa partire un'indagine. Sono calunnie quelle di chi parla di un atto deliberato.

Ieri l’esercito israeliano, che combatte i terroristi di Hamas, ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia di Gaza City, l’unica cattolica della Striscia. Tre morti e una decina i feriti tra cui, leggermente, il sacerdote servita Gabriel Romanelli, il parroco di origine argentina diventato famoso per le telefonate quotidiane con Papa Francesco. È stato un errore, doloroso, dice il governo di Gerusalemme.
Netta la condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme contro «questa tragedia e questo attacco a civili innocenti e a un luogo sacro. Tuttavia, questa tragedia non è più grande o più terribile delle tante altre che hanno colpito Gaza. È giunto il momento che i leader alzino la voce e facciano tutto il necessario per fermare questa tragedia, umanamente e moralmente ingiustificata». Uguale Papa Leone XIV da Castel Gandolfo, ricevendo i partecipanti a un pellegrinaggio ecumenico dagli Stati Uniti: «Nessun grido delle vittime innocenti della violenza, nessun lamento delle madri in lutto per i loro figli rimarrà inascoltato».
In una nota ufficiale il premier italiano Giorgia Meloni ha dichiarato «inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento». Su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha stigmatizzato questo «atto grave contro un luogo di culto cristiano. È tempo di fermarsi e trovare la pace». Tajani ha quindi sentito al telefono padre Romanelli e il proprio omologo, il ministro israeliano degli Esteri Gideon Sa’ar, ribadendo la condanna per gli attacchi militari che coinvolgono i civili e reiterando la necessità di arrivare immediatamente a un cessate il fuoco. La portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt, ha reso noto in una conferenza stampa che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha telefonato, per informarsi su Gaza, al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il quale gli ha confermato essersi trattato di un tragico errore.
Tutto semplicemente, cristallinamente sacrosanto. Ma ciò che ha detto a Vatican News il cardinal Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, fa testo: «Dicono che si sia trattato di un errore da parte di un tank israeliano, ma non lo sappiamo, ha colpito la chiesa, direttamente la chiesa. Adesso è presto per parlare di tutto questo, bisogna capire cosa sia accaduto, cosa si deve fare, soprattutto per proteggere la nostra gente, naturalmente cercare di verificare che queste cose non accadono più e poi si vedrà come proseguire, ma certamente non li lasceremo mai soli».
Mancano elementi per smentire ciò che esercito e governo israeliani dicono. Fino ad allora dicono il vero. Per il fatto che lo dicano.
Mai nessuno ha infatti sentito gruppi terroristici e Stati canaglia dire che la distruzione di chiese, sinagoghe, moschee e templi con i fedeli ammazzati dentro è stato un errore. Vladimir Putin bombarda le chiese ucraine e i loro fedeli per disumanizzare gli ucraini. Xi Jinping storpia luoghi sacri e ne tortura i credenti di proposito, non per errore. Solo gli israeliani sbagliano come tutti e si scusano come nessuno fa.
Ha detto l’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, su X: «Israele sta conducendo una guerra di estrema complessità contro un’organizzazione terroristica sanguinaria che, in spregio a ogni principio umanitario, si scherma dietro la popolazione civile di Gaza in scuole, ospedali e luoghi di culto. Israele non intende arrecare danno a chiese o altri siti religiosi, ma, al contrario, profonde ogni sforzo per difenderne la sicurezza.
Israele sta conducendo indagini sul caso ed esprime profondo rammarico per ogni danno arrecato a vite innocenti». Il ministero degli Esteri israeliano ha espresso «dolore profondo per i danni causati» alla parrocchia «e per tutti morti civili.
Le Forze di Difesa Israeliane stanno esaminando l’accaduto, le cui circostanze sono ancora poco chiare, e i risultati dell’indagine saranno resi pubblici in modo trasparente.
Israele non prende mai di mira chiese o luoghi religiosi e si rammarica per qualsiasi danno arrecato a un sito religioso o a civili non coinvolti». Errore, dolore e indagini. Non si può fingere che le parole autorevoli delle autorità israeliane non siano state dette. E non siano totalmente diverse dai compiacimenti di chi colpisce apposta i luoghi sacri.

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