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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
11.06.2025 Zelensky denuncia la disonestà di Orbàn contro gli ucraini
Editoriale del Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 11 giugno 2025
Pagina: III
Autore: Editoriale
Titolo: «Zelensky denuncia la disonestà di Orbán contro gli ucraini»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 11/06/2024, a pag. III, l'editoriale dal titolo "Zelensky denuncia la disonestà di Orbán contro gli ucraini".

Zelensky accusa Orbán di portare avanti una politica anti-ucraina e anti-europea, strumentalizzata per fini elettorali interni. Il suo schierarsi con Putin rappresenterebbe un tradimento dettato da una strategia opportunistica di consenso. Tradire l’Ucraina significa tradire la libertà

Milano. La politica di Viktor Orbán “sfortunatamente è anti ucraina e anti europea, e la usa per la politica interna: vuole usare la guerra in Ucraina per avvantaggiarsi elettoralmente, e questa è una cosa disonesta”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nella sua prima intervista a un media ungherese, Valasz, dopo milleduecento giorni di aggressione della Russia. Zelensky non è contento che il premier ungherese sia dalla parte di Vladimir Putin più che da quella degli ucraini, parla con rammarico del fatto che un anno fa, a luglio, quando Orbán era andato a Kyiv non gli avesse detto che era diretto, subito dopo a Mosca: ripete di nuovo il termine “disonesto”. Zelensky diventa moltopreciso quando il giornalista gli chiede degli arresti da parte dei servizi di Kyiv di quelle che considera delle spie ungheresi in Ucraina e della conseguente rappresaglia ungherese: “Budapest ha cercato di interferire negli affari interni ucraini in decine di modi: abbiamo fermato la distribuzione di passaporti illegali in Transcarpazia primadella guerra, ma ci siamo mossi con molta cautela. Perché questo caso lo abbiamo reso pubblico? Abbiamo foto e video di vari incontri organizzati dai servizi ungheresi, il Knbsz, che possiamo divulgare. Non voglio fare minacce a nessuno, ma abbiamo tutto in nostro possesso. E con tutto intendo anche come il Knbsz ha pagato i suoi asset, abbiamo tutto documentato. La rete ungherese è stata sviluppata dal 2021 e le questioni relative a informazioni militari sono state sollevate nel 2024 e nel 2025. Il trasferimento più recente è di quest’anno”. Zelensky pone poi la domanda cruciale: per chi Budapest sta raccogliendo queste informazioni? “Ho chiesto ai funzionari della Nato se sono stati loro a chiedere all’Ungheria di raccogliere dati su questi temi, hanno risposto di no”, dice il presidente ucraino che denuncia la radicalizzazione della società ungherese in chiave anti ucraina come un piano ben preciso. E “un errore storico”, che può essere risolto, ma non se il volto di Zelensky continua a essere sui manifesti elettorali di Orbán, come quello del nemico.

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lettere@ilfoglio.it

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