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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.06.2025 Roma e la marcia della vergogna
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 giugno 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Roma e la marcia della vergogna»

Roma e la marcia della vergogna
Commento di Deborah Fait 

La manifestazione di Roma pro Gaza. Tutta la sinistra schierata contro Israele: Schlein, Fratoianni, Conte, Bonelli, uniti per dire le più grandi stupidaggini della storia, fra cui l'accusa a Israele di "genocidio".

Temevamo che la manifestazione di Roma pro Gaza provocasse una delle solite guerriglie urbane con fuoco , agenti all’ospedale, vetrine rotte e cassonetti spaccati. Invece è finita nel ridicolo del quartetto Schlein, Fratoianni, Conte, Bonelli, uniti per dire le più grandi stupidaggini della storia in cui campeggiava urlata e scandita bene, da Conte e dalla Schlein, perché la piazza se la imprimesse nel cervello, la parola GE NO CI DIO. E poi la Rula, ahhh, Rula Jebreal tornata sulla cresta dell’onda dopo che per anni neppure la sinistra la ricordava più. Adesso, la guerra tra Israele e Hamas l’ha fatta tornare in auge e impazza nei social. Chi meglio di lei, araba, nata a Haifa in Israele (anche se lei la chiama Palestina), potrebbe demonizzare, delegittimare il paese che odia? Rula ha fatto la sua piazzata in piazza San Giovanni, parlando di genocidio, raccontando che il Governo israeliano vuole uccidere i bambini palestinesi, mentre qualche idiota credulone tra la folla si asciugava lacrime di compassione. Finita la sua sceneggiata, Rula,  parole di Nicola Porro, se ne è andata all’Hotel Bulgari (1000/2000 euro al giorno)a bere il suo aperitivo insieme ai suoi schiavetti, comunisti come lei. Rula è, per chi non la conoscesse (ma è impossibile non conoscerla) quella che dà dell’”uomo bianco razzista” a chi la contraddice, che ha offeso a parolacce irripetibili Italo Bocchino che difendeva Israele. Rula è una che piace ai comunisti col Rolex e, appunto, a chi frequenta i locali di lusso per parlare di pace in Palestina. Non è che i comunisti non possano possedere orologi da 40.000 euro, intendiamoci, padronissimi di averli ma è l’ipocrisia che dà fastidio. A loro non interessa la pace nel mondo come recita il mantra delle Miss Italia. No, negli altri paesi in guerra si possono scannare tranquillamente, ma se qualcuno tocca i palestinesi, soprattutto se terroristi, allora vanno in bestia. L’unica guerra, tra le 56 esistenti al mondo, di cui la sinistra si interessa è quella di Gaza dove soldati ebrei cercano di liberare gli ultimi ostaggi, la maggior parte già morti. È la parola ebreo che li eccita, che li incattivisce, che li fa sentire “giusti” perché, nelle loro menti bacate, ebreo è sinonimo di male, di brutto e cattivo. L’hanno imparato fin da piccoli. Non volendo passare per gli antisemiti che sono, sostituiscono ebreo con Netanyahu allora va bene perché chiunque può criticare un Primo ministro di qualsiasi nazione egli sia. E così se la cavano, i vigliacchi. Criminale, criminale di guerra, assassino di bambini, e chi più ne ha più ne metta di insulti al Primo Ministro di Israele. Insulti che nessuno di lor pagliacci ha rivolto a Yahya Sinwar, l’ideatore dei massacri in Israele del 7 Ottobre, che nessuno ha mai pronunciato contro qualsiasi assassino palestinese, o dittatore feroce come Khameniei. E che dire di Gad Lerner che, lo scrive Setteottobre, ha paragonato la Nakba alla Shoah, cioè per l’ebreo Lerner, che pur essendo nemico di Israele e del sionismo, è stato fischiato in quanto appartenente alla razza maldetta,  i profughi di una guerra andrebbero equiparati a 6 milioni di ebrei ammazzati. Rula e Gad, la coppia più iraconda del mondo, basta vedere i loro volti che si trasformano in maschere di odio quando pronunciano la parola Israele, hanno avuto la loro mezz’ora di teatro tragicomico sabato a Roma. A Milano invece Calenda e Renzi hanno voluto una piazza del volemose bene con le bandiere di Israele e della Palestinachenonc’è cucite in un’unica bandiera. Semplicemente patetici. Per prima cosa non si sa dove sia questa Palestina di cui si riempiono la bocca e in secondo luogo, forse il più importante, non hanno ancora capito che gli stessi arabi palestinesi non la vogliono la Palestina, l’hanno rifiutata un sacco di volte a partire dal 1948. Non la vogliono! Lo capirete prima o poi? A Roma è andato sul palco l’odio, con il ritratto di Netanyahu che bacia Hitler (e la Schlein ha avuto anche il coraggio di urlare che la piazza non era antisemita. No, certo, era solo un raduno di odiatori di Israele, là tutti insieme, questo era), a Milano è stata osannata la retorica. Il 7 Ottobre dimenticato. La realtà tragica è che questi personaggi malvagi ci hanno appiccicato addosso il termine genocidio, tentavano di farlo dai lontani anni ’80 e finalmente ci sono riusciti, non importa se, secondo le statistiche gli abitanti di Gaza sono aumentati e non diminuiti, non importa se nessuno è denutrito anzi sono tutti belli paffuti. La parola genocidio ci resterà attaccata per qualche millennio, esattamente come l’accusa di deicidio. Gli ebrei servono per questo, per fare da parafulmine a tutta la cattiveria del mondo. Personalmente mi sono stufata!

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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