Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Greta e la kefiah antisemita Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 09 giugno 2025 Pagina: 12 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Greta e la kefiah antisemita»
Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 09/06/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Greta e la kefiah antisemita".
Fiamma Nirenstein
Greta diretta a Gaza con la Freedom Flotilla, con la kefiah per "mondializzare l'intifadah". La loro impresa, per portare aiuti a Gaza, avviene proprio mentre Israele cerca di distribuire cibo alla popolazione, aggirando il racket di Hamas. E' un aiuto ai terroristi. Notizia di questa mattina: comunque la flottiglia di Greta è stata intercettata dalla Marina israeliana e rimorchiata in Israele.
Probabilmente ci sono molte cose che Greta Thunberg ignora mentre “mondializza l’Intifada” come si usa oggi: che ne sa di quella kefiah, bandiera del terrorismo, che indossa con grande orgoglio insieme ai suoi compari sulla nave Madleen che punta su Gaza per consegnare degli “aiuti umanitari”? Intanto, a chi li vuole consegnare? Certo i suoi interlocutori non possono essere che amici di Hamas, non saranno certo nè israeliani nè americani, Greta è buona, non pensa che gli aiuti Hamas li sequestra e li usa per comprare nuovi terroristi e affamare altra gente. Quanto alla kefiah, l’ha guardata bene prima di indossarla? Lo sa che è l’abito di gala di migliaia e migliaia di terroristi, difficile persino esemplificare: quelli che hanno fatto esplodere pizzerie come Sbarro, 16 morti, autobus che hanno fatto migliaia di cadaveri, vecchi al mercato e bambini che andavano a scuola, scuolabus come a Avivim 12 morti, sportivi alle Olimpiadi (Monaco 1972, 11 atleti uccisi), e via via fino al 7 di ottobre e molto oltre… decine di migliaia, stavolta veri, verificabili non tramite un ministero di Hamas o Al Jazeera, tutti civili davvero, come i 1200 del 2023.
Quella kefiah è vergognosa, se la Thunberg oggi vuole travestirsi da vittima indossandola, non funziona, né per lei né per la sua amica parlamentare francese Rima Hassan , e per gli intrepidi proPal che ripetono agli schermi quanto è pericoloso il loro viaggio.
La verità è che la loro gratuita aggressione mentre Israele si sforza di consegnare il cibo nonostante Hamas, è molto più pericolosa: aiuta Hamas , condanna a morte gli ostaggi, sostiene la Fratellanza Musulmana, dà tempo all’Iran per completare la bomba atomica.. e soprattutto alimenta l’assedio mostruoso di un’opinione pubblica che ha fatto sue le più efferate bugie spinte dall’inebriata speranza di distruggere Israele e con essa di vedere accucciato questo popolo ebraico che si crede d’essere chissà chi sa chi da più di duemila anni. Greta e i suoi accoliti nel mondo pensano che gli israeliani sono genocidi, ethnic cleansing, razzisti, prendono di mira apposta la testa dei bambini, affamano i gazawi... un popolo da distruggere. E infatti anche a Roma sulla sinagoga a Piazza Bologna si scrive Juden Raus, che oggi è la traduzione di “From the river to the sea”, in Francia si picchia, in Colorado si spara… Israele e il popolo ebraico sono le vittime di una folla di politicanti cui si è dato spazio nelle elucubrazioni sulle sfumature di antisemitismo (genocidio o ethnic cleansing? Sionismo o Netanyahu?) come si trattasse di una vera discussione politica. Invece è solo un vulcano riesploso contro gli ebrei.
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