giovedi` 05 giugno 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
01.06.2025 Hamas: Ostaggi, ve ne diamo 10 vivi e 18 morti
Cronaca di Giovanni Longoni

Testata: Libero
Data: 01 giugno 2025
Pagina: 1/7
Autore: Giovanni Longoni
Titolo: «Hamas al mercato degli ostaggi «Ve ne diamo 10 vivi e 18 morti»»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/06/2025, a pag. 1/7, con il titolo "Hamas al mercato degli ostaggi «Ve ne diamo 10 vivi e 18 morti»", la cronaca di Giovanni Longoni.

Giovanni Longoni.
Giovanni Longoni

Steve Witkoff, inviato di Trump in Medio Oriente e in Russia, ha tentato la mediazione con Hams in Qatar, ma ha ottenuto delle condizioni talmente inaccettabili che sono da considerarsi come un rifiuto. I terroristi di Hamas non vogliono una tregua. E questo ormai lo hanno capito tutti (tranne Witkoff)

«Di fatto, è un rifiuto». Così hanno commentato da Gerusalemme la risposta di Hamas al “piano Witkoff”; si è concluso con un insuccesso, come tutti gli altri, l’ennesimo tentativo americano (oltre a quelli mediati da Egitto e/ Qatar) per arrivare alla liberazione degli ostaggi israeliani ancora in mano ai terroristi. E, come è avvenuto le altre volte, Hamas ha provato a cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto. Anche il motivo non cambia: i vari gruppi terroristi che hanno ancora nelle loro mani i prigionieri catturati il 7 ottobre 2023 sanno che dopo averli riconsegnati - vivi, morti o una via di mezzo - niente potrà fermare l’azione decisiva contro di loro promessa da Netanyahu (perché, sì, finora Israele si è trattenuto).
Hamas aveva preannunciato che avrebbe accettato il piano Witkoff «ma con delle riserve». Così ha fatto: e le «riserve» sono un sostanziale ribaltamento della proposta dell’inviato di Donald Trump. Secondo il canale egiziano Al-Rad, Hamas ha proposto di rilasciare quattro ostaggi in vita il primo giorno della tregua di 60 giorni, altri due il 30° giorno e nell'ultimo giorno dell’accordo altri quattro. E offriva di consegnare i corpi degli ostaggi morti il 30° e il 50° giorno della tregua, aggiungono ancora le fonti del canale egiziano, secondo quanto riporta Times of Israel.
La risposta di Hamas alla proposta di Steve Witkoff, riferisce sempre a Times of Israel una fonte direttamente coinvolta nei negoziati, vuole solo evitare che Benjamin Netanyahu abbandoni i colloqui per il cessate il fuoco permanente dopo i rilascio dei 10 ostaggi in vita o si rifiuti del tutto di prendervi parte.
Il governo israeliano ha qundi affermato di considerare la risposta di Hamas a Steve Witkoff come «un effettivo rifiuto». È quanto ha dichiarato un funzionario israeliano ai giornalisti. Il giornale israeliano, citando un'altra fonte, riporta che anche se Hamas ha già annunciato di aver risposto a Witkoff, i mediatori stanno ancora lavorando per cercare di alleggerire alcuni dei cambiamenti chiesti.
Nell’ultimo giorno, l’aviazione israeliana ha colpito dozzine di obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui agenti terroristici e infrastrutture utilizzate dai terroristi. Lo rende noto il comando delle Israel Defense Forces. Secondo la dirigenza di Hamas, che cita numeri non confermati da nessuna fonte indipendente, 60 persone sono state uccise e altre decine sono rimaste ferite negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. L'esercito israeliano afferma che ieri un attacco di droni nel quartiere Sabra di Gaza City ha ucciso un importante membro di Hamas coinvolto nella produzione di armi.
In un’altra operazione avvenuta ieri, i soldati della Brigata Paracadutisti hanno individuato una cellula di quattro terroristi armati e li hanno eliminati. I paracadutisti hanno anche localizzato e distrutto diversi ordigni esplosivi che erano stati piazzati nella loro area di operazioni Ieri è arrivata anche la conferma della morte del leader di Hamas Muhammad Sinwar, fratello di Yahya, in un attacco aereo alcune settimane fa. Il ministro della Difesa Israel Katz ha avvertito i leader rimanenti del gruppo terroristico a Gaza e all'estero: «Ora è ufficiale: l'assassino Muhammad Sinwar è stato eliminato insieme al comandante della Brigata Rafah Muhammad Shabana e alla banda malvagia che era con loro sotto l'Ospedale Europeo di Gaza, ed è stato mandato a incontrare suo fratello alle porte dell'inferno», ha detto Katz per poi aggiungere: «Izz al-Din Haddad a Gaza e Khalil al-Hayya all'estero, e tutti i loro complici, voi siete i prossimi della fila», aggiunge.

 

Per inviare a LIBERO la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT