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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Libero Rassegna Stampa
24.05.2025 Nucleare e tensione Israele-Siria
Cronaca di Amedeo Ardenza

Testata: Libero
Data: 24 maggio 2025
Pagina: 6
Autore: Amedeo Ardenza
Titolo: «Iran e Usa impantanati. Tensione Israele-Siria»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 24/05/2025, a pag. 6, con il titolo "Iran e Usa impantanati. Tensione Israele-Siria", la cronaca di Amedeo Ardenza. 

Il nuovo fronte siriano, la Turchia di Erdogan e il suo stretto alleato al Sharaa, capo del nuovo regime. Tensione fra Turchia e Israele sui cieli della Siria, ma si tenta la mediazione a Baku, in Azerbaigian (amico di entrambi). Nel frattempo, come prevedibile, si impantanano i colloqui sul nucleare fra Iran e Usa

Venerdì è stata una giornata di negoziati per il Medio Oriente. A Roma si è visto l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff impegnato nel quinto round negoziale sul programma nucleare iraniano.
Con lui c’era il direttore della pianificazione politica del Dipartimento di Stato, Michael Anton, ma i loro incontri con la rappresentanza iraniana nella sede dell’ambasciata dell’Oman in Italia si sono conclusi con un nulla di fatto.
Prima di entrare nella rappresentanza diplomatica del sultanato, nella Città Eterna Witkoff aveva incontrato il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer e il capo del Mossad, David Barnea.
Il governo di Benjamin Netanyahu segue da vicino il programma nucleare dell’Iran, il cui regime ha a più riprese minacciato di eliminare «l’entità sionista» dalle mappe geografiche.
Nelle stesse ore, riferisce Middle East Eye, Turchia e Israele sono entrate in contatto a Baku, in Azerbaigian, per evitare una escalation militare in Siria. Il paese è entrato nell’orbita turca (sunnita) dopo il crollo del regime (filo -sciita) di Bashar Assad. La notizia arriva dopo che gli aerei da guerra turchi hanno compiuto azioni di disturbo nei confronti di jet israeliani impegnati nei bombardamenti nei cieli della Siria. La vicinanza fra il nuovo uomo forte di Damasco, l’ex jihadista Ahmed Al Sharaa, e il leader turco Recep Tayyp Erdogan, da anni durissimo con lo Stato ebraico, allarma Israele, che ha colpito con raid aerei installazioni militari siriane schierando l’esercito ai confini.
Ankara e Tel Aviv sono reduci da un serio inasprimento dei rapporti dovuto alle operazioni militari israeliane a Gaza, ferocemente criticate dal governo turco che ha interrotti relazioni commerciali e diplomatiche. Una situazione che proprio in Siria rischia di degenerare in un confronto militare; una eventualità che l’Azerbaigian sta cercando di evitare. Il Paese del Caucaso è da sempre alleato di Ankara, ma mantiene stretti rapporti commerciali ed energetici con il governo israeliano. Per Israele è cruciale che i turchi non utilizzino i sistemi di difesa aerea e radar in Siria, in particolare nelle basi aeree nelle vicinanze di Palmira, in passato centrali nella lotta all’Isis.

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