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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
23.05.2025 A Gaza quali sono i bambini che vengono uccisi deliberatamente?
Commento di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 23 maggio 2025
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «A Gaza quali sono i bambini che vengono uccisi deliberatamente?»

A Gaza quali sono i bambini che vengono uccisi deliberatamente?
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2025/05/a-gaza-on-ne-tue-deliberement-que-des-bebes-israeliens-315188.html

I fratellini Bibas sono stati deliberatamente assassinati dai terroristi a Gaza. Però quando si parla dei bambini uccisi a Gaza, si intendono solo quelli palestinesi (che vengono usati sempre dai terroristi di Hamas come scudi umani)

Lo sapevate? Lo Stato ebraico garantisce il diritto di voto a tutti i suoi cittadini senza distinzione di razza, religione o genere. E questo fin dalla sua creazione. Per la cronaca, nell'Assemblea Nazionale in Francia ci sono “solo” dodici partiti, ma nel Parlamento israeliano dalle elezioni del 2022 sono rappresentati ben quindici partiti. Riflettono la grande diversità di opinioni in un Paese che conta appena dieci milioni di abitanti. Si va dalla destra più nazionalista all'estrema sinistra, compresi i partiti religiosi e ultrareligiosi. Due dei partiti sono arabi. C’è bisogno di dire anche questo? In Israele la parola è libera e tutti possono esprimersi senza paura. Ma c'è un'altra cosa che l'Europa e i soliti moralizzatori non vogliono vedere, ed è che, dopo le atrocità del 7 ottobre, la tragedia degli ostaggi tuttora detenuti in condizioni disumane e il protrarsi della guerra, in Israele è avvenuto un profondo cambiamento. Un'indignazione silenziosa per l'indifferenza del mondo verso le sofferenze della sua popolazione, e il rifiuto di mobilitarsi per gli ostaggi.

E così oggi le emozioni sono a fior di pelle e gli uni e gli altri parlano a sproposito. Quindi, l'affermazione è tanto provocatoria quanto fasulla se proviene da un politico non eletto. Immediatamente condannata da un raro intervento del Presidente dello Stato, dal Presidente della Knesset e con forza dai leader di tutti i partiti sionisti. E’ tutto inutile. È Israele ad essere ostracizzato dalle nazioni. Eppure, né le Nazioni Unite né l'Agence France-Presse, sempre pronte a denunciare accuse spesso infondate, hanno mai menzionato il caso di un singolo bambino palestinese morto di fame. Ma neppure di un adulto. Da diciotto mesi aleggia lo spettro di un popolo affamato e di un genocidio. Diciotto mesi fa, secondo l'autorevole “Ministero della Salute di Hamas”, tra i cinquanta e i sessantamila abitanti di Gaza, combattenti e civili, giovani, anziani e malati, hanno perso la vita a causa di una guerra scatenata dallo stesso movimento terroristico che ora pone delle condizioni per mettere la parola fine. Diciamolo chiaramente: è grazie agli aiuti umanitari che Israele ha così generosamente lasciato entrare, che questo movimento ha potuto durare così a lungo e continua a durare. E’ la prima volta nella storia che un Paese attaccato viene costretto dalla comunità internazionale  a fornire all’aggressore ciò di cui ha bisogno.  Una comunità che avrebbe potuto, e che avrebbe dovuto, subordinare tale aiuto all'immediato rilascio di tutti gli ostaggi rapiti e detenuti in violazione delle leggi di guerra e del diritto umanitario in generale.

A Gaza muoiono di fame solo gli ostaggi israeliani, molti dei quali hanno già perso la vita. A Gaza, vengono uccisi deliberatamente solo dei bambini israeliani, come Kfir Bibas e il suo fratellino maggiore Ariel, strangolati a mani nude da dei terroristi animati solo da un odio cieco.

  
Michelle Mazel


takinut3@gmail.com

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