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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
19.05.2025 Tutti i presidenti americani irrisi da Putin
Traduzione di Giulio Meotti dal Wall Street Journal

Testata: Il Foglio
Data: 19 maggio 2025
Pagina: 1
Autore: a cura di Giulio Meotti
Titolo: «Tutti i presidenti americani irrisi da Putin»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 19/05/2025, nella sezione Un Foglio Internazionale, un articolo del Wall Street Journal con traduzione a cura di Giulio Meotti, dal titolo: "Tutti i presidenti americani irrisi da Putin".

Informazione Corretta
Traduzione a cura di Giulio Meotti
Gli USA e il mondo: che fare con la Russia? | ISPI
Putin è ancora un agente del KGB, un abile e spietato manipolatore. Bill Clinton trascurò i diritti umani violati in Russia, Bush fu ingannato dalla presunta 'anima' di Putin, Obama tentò un 'reset' e si mostrò debole, Biden esitò a fornire armi decisive all’Ucraina, mentre Trump ha una visione irrealistica e ingenua, che mette in pericolo l’Occidente

Donald Trump afferma di volere la pace in Ucraina” scrive il Wall Street Journal. “Il problema è che Trump vede Vladimir Putin per quello che vorrebbe che fosse, un interlocutore indurito ma pragmatico, piuttosto che per quello che è, un ex tenente colonnello del Kgb che si diletta nell’oscura arte della manipolazione spietata. Ma Trump non è il primo presidente ad avere una visione irrealistica della sua controparte russa. Si considerino le esperienze dei predecessori. Il primo a trattare con Putin, Bill Clinton, scelse di rimanere in silenzio sui diritti umani in Russia. Clinton si concentrò sul corteggiare Putin affinché si unisse all’ordine internazionale democratico del dopoguerra. Putin non fece nulla del genere. Intimidì i media russi, coltivò una cerchia di oligarchi che barattavano enormi ricchezze in cambio di lealtà politica e inculcò la corruzione nell’economia russa, il tutto mentre Clinton rimaneva inerte. Poi fu la volta di George W. Bush. Incontrando Putin nel giugno 2001, Bush affermò di ‘averlo guardato negli occhi’ e di ‘averlo trovato molto schietto e affidabile’, aggiungendo di aver acquisito ‘una percezione della sua anima’. Bush era stato ingannato dai giochi mentali del Kgb di Putin. Alla fine della presidenza Bush, Putin aveva lanciato un feroce attacco informatico contro l’Estonia, membro della Nato, aveva sostenuto il programma nucleare iraniano e invaso la Georgia. Poi c’è stato Barack Obama. Poco dopo il suo insediamento nel 2009, Obama aveva giustificato l’invasione russa della Georgia cinque mesi prima, chiedendo un ‘reset’ nelle relazioni. A luglio, Obama si recò a Mosca per incontrare Putin, che si è divertito molto con la politica di appeasement di Obama. La Russia ha occupato la Crimea e l’Ucraina sudorientale, è intervenuta militarmente per salvare il dittatore siriano Bashar al Assad dalla sconfitta nella guerra civile del suo paese e abbattuto un aereo passeggeri che sorvolava l’Ucraina orientale. Obama era così timoroso di opporsi all’ag gressione di Putin che si è rifiutato di fornire all’Ucraina un supporto militare letale. Infine, Joe Biden. Nel giugno 2021, Biden ha incontrato Putin a Ginevra. Al termine del vertice, Biden ha dichiarato: ‘Il tono dell’incontro è stato buono, positivo’. Putin ha invaso l’Ucraina otto mesi dopo. Biden ha contribuito a facilitare l’imposizione di sanzioni internazionali contro la Russia dopo l’invasione. Ma ha esitato prima di fornire all’Ucraina armi anticarro, razzi di artiglieria a lungo raggio e caccia F-16. Ha anche limitato le rotte che i droni statunitensi potevano percorrere sul Mar Nero per evitare scontri con la Russia. Biden ha dato troppo credito alle minacce nucleari di Putin e non ha fatto abbastanza per aiutare l’Ucraina a difendersi. Ma il miglior esempio della manipolazione di Putin viene dal britannico Tony Blair. Durante un viaggio a Mosca nel 2001, che includeva una festa di compleanno di Putin, Blair dichiarò: ‘Ho riconosciuto che Putin è un uomo che ha avuto l’immaginazione e il coraggio di impostare le relazioni su una nuova rotta’. In cambio, Putin ha intimidito e messo a tacere i giornalisti britannici e ha fornito copertura politica alle squadre di assassini, armate di agenti nervini, che hanno avvelenato dissidenti russi in Gran Bretagna. Trump può anche apprezzare gli accordi, ma Putin è più spietato del mercato immobiliare di New York”. (Traduzione di Giulio Meotti)

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