Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Perché Hamas vuole controllare gli aiuti umanitari Analisi di Khaled Abu Toameh
Testata: israele.net Data: 17 maggio 2025 Pagina: 1 Autore: Khaled Abu Toameh Titolo: «Perché Hamas vuole controllare gli aiuti umanitari a Gaza (e la comunità internazionale dovrebbe sostenere gli sforzi di Israele per impedirglielo)»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - l'analisi di Khaled Abu Toameh, tradotto da Gatestone Institute dal titolo "Perché Hamas vuole controllare gli aiuti umanitari a Gaza (e la comunità internazionale dovrebbe sostenere gli sforzi di Israele per impedirglielo)".
Khaled Abu ToamehStriscia di Gaza: “poliziotti” di Hamas bloccano camion di aiuti e trasferiscono i pacchi sulle auto della cosiddetta polizia di Hamas
Il gruppo terroristico palestinese Hamas, sostenuto dall’Iran, ha ricostituito la sua “Forza Esecutiva” nell’ambito del tentativo di controllare gli aiuti umanitari e “imporre la legge e l’ordine” nella Striscia di Gaza.
La Forza, composta da 5mila uomini e creata originariamente nel 2006, è stata incaricata di prevenire il “furto” di forniture di cibo e di “scoraggiare ladri e delinquenti responsabili di anarchia e illegalità”.
Secondo fonti palestinesi, membri della “Forza Esecutiva” sono stati dispiegati in tutta la Striscia e hanno ricevuto l’ordine di “adottare tutte le misure necessarie, compreso l’uso eccessivo della forza” per ripristinare la sicurezza e la stabilità nella striscia costiera.
Nel 2007, la “Forza Esecutiva” ebbe un ruolo chiave nel golpe di Hamas contro l’Autorità Palestinese, uccidendo centinaia di palestinesi e ferendone migliaia. Dopo il colpo di stato, il presidente dell’Aut Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) dichiarò che tale milizia era criminale e illegale.
I palestinesi, tuttavia, affermano che se c’è qualcuno che sta saccheggiando aiuti umanitari e forniture di cibo a Gaza, quello è proprio Hamas. E rilevano altresì che le bande di Hamas sono responsabili dell’anarchia, dell’illegalità e dell’intimidazione della popolazione locale.
Di recente, terroristi di Hamas hanno assaltato magazzini e rubato cibo in diverse zone di Gaza. La cosa accade sulla scia delle notizie secondo cui Israele starebbe cercando di convincere organizzazioni internazionali ad assumersi la responsabilità della distribuzione di aiuti umanitari ai palestinesi nella Striscia di Gaza, un’azione fortemente osteggiata da Hamas. Il gruppo terroristico afferma che il tentativo israeliano di distribuire aiuti umanitari attraverso organizzazioni internazionali è un “ricatto politico” e una “violazione del diritto internazionale” (in realtà, è vero il contrario ndr).
Video pubblicati sui social media mostrano teppisti di Hamas che picchiano brutalmente palestinesi accusati di aver rubato cibo per le loro famiglie. Secondo altre fonti, Hamas ha da poco giustiziato numerosi palestinesi per aver rubato derrate alimentari dai magazzini. Hamas sostiene che i presunti ladri erano “collaboratori” di Israele.
Il 5 maggio, i terroristi di Hamas hanno assassinato Ziad Abu Shalouf, leader del clan Abu Shalouf, nell’area di Al Mawasi, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il suo “crimine”? Essersi espresso pubblicamente contro Hamas.
Il giorno prima, Hamas aveva annunciato che tre abitanti di Gaza sarebbero stati presto trucidati a coltellate per presunta “collaborazione” con Israele. Ad altri sarebbero stati amputati gli arti per l’accusa d’aver rubato del “cibo”.
“Questa non è giustizia, è barbarie: il dominio dei coltelli e della paura”, ” ha commentato Hamza Howidy, un palestinese di Gaza sostenitore della pace e dei diritti umani.
“Dal 7 ottobre l’ho detto senza esitazione: Hamas è l’ISIS, solo con una migliore propaganda. E quella macchina delle pubbliche relazioni funziona con i soldi del Qatar, attraverso organi di stampa che trasformano il terrorismo in eroismo e lavano via il sangue con la propaganda”.
In un altro post su X, Howidy ha scritto:
“Ciò che sta accadendo a Gaza non è solo distruzione, è il completo collasso della società. Bande armate e milizie di Hamas assaltano case, negozi e magazzini, rubando tutto ciò che vedono. Sparano alla gente per una pagnotta di pane. Li picchiano perché cercano di proteggere le proprie famiglie. Non c’è governo, né legge, né ordine: solo paura. E quando i palestinesi osano parlare, Hamas li bracca, li rapisce, minaccia le loro famiglie e li riduce al silenzio con la forza. Questa non è guerra. È un regime terroristico che trascina una società distrutta al suicidio. Non offrono protezione, né aiuti, né leadership: solo armi, terrore e slogan”.
L’ultimo giro di vite repressivo di Hamas dimostra che il gruppo terroristico è determinato a tenere gli aiuti umanitari nelle proprie mani per mantenere il controllo sugli abitanti della Striscia di Gaza e impedir loro di ribellarsi.
All’inizio del mese, i terroristi di Hamas sono stati visti per le strade della Striscia di Gaza con megafoni in mano che urlavano: “Chiunque dica che Hamas è finita, il suo sangue è nostro e sarà versato”.
Hamas è consapevole che gli aiuti umanitari sono cruciali per mantenere potere sui palestinesi, che affrontano morte e distruzione dal 7 ottobre 2023, quando il gruppo terroristico e migliaia di palestinesi “comuni” invasero il sud di Israele uccidendo più di 1.200 israeliani e ferendone migliaia. Altri 251 israeliani, tra cui donne, bambini e anziani, furono rapiti e deportati nella Striscia di Gaza, dove 59 di loro, deceduti e ancora in vita, sono tuttora tenuti prigionieri da Hamas e da altri gruppi terroristici palestinesi.
Hamas sta facendo tutto il possibile per preservare il suo regime nella Striscia di Gaza, anche se ciò significa privare i palestinesi del cibo.
Ahmed Fouad Alkhatib, originario di Gaza e ricercatore senior presso l’Atlantic Council, ha scritto il 2 maggio:
“Il saccheggio coordinato e organizzato di depositi alimentari nel nord di Gaza, appartenenti alle Nazioni Unite e altre ONG, può significare solo una cosa: un atto compiuto da un’entità coesa che ha potuto mobilitare gli elementi dell’attacco, sapendo esattamente quali aree colpire. Questa non può che essere Hamas, che si dice stia affrontando enormi difficoltà logistiche e finanziarie a causa del blocco totale imposto dall’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Inoltre, Hamas si è affidata a elementi criminali per creare caos, il che ha portato a saccheggi di massa, fornendo una copertura al gruppo terroristico per commettere il furto organizzato di ciò che resta delle scorte alimentari a Gaza”.
Questa condotta criminale è esattamente la ragione per cui la comunità internazionale deve sostenere gli sforzi di Israele per impedire a Hamas di monopolizzare e appropriarsi indebitamente dei rifornimenti umanitari inviati nella Striscia di Gaza.
La comunità internazionale dovrebbe sostenere qualsiasi iniziativa volta a porre fine al dominio di Hamas sulla Striscia di Gaza e debellare le sue capacità militari. Sia Israele che il popolo palestinese, che sta pagando un prezzo altissimo a causa della decisione di Hamas di commettere il più grande massacro contro gli ebrei dai tempi della Shoah, ne trarranno solo beneficio.
(Da: it.gatestoneinstitute.org, 8-13.5.25)
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