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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Setteottobre Rassegna Stampa
14.05.2025 Minacce alla cantante Yuval Raphael all'Eurovision di Basilea
Commento di Stefano Parisi (Setteottobre)

Testata: Setteottobre
Data: 14 maggio 2025
Pagina: 1
Autore: Stefano Parisi
Titolo: «Minacce alla cantante Yuval Raphael all'Eurovision di Basilea»

Minacce alla cantante Yuval Raphael all'Eurovision di Basilea
Commento di Stefano Parisi (Setteottobre)

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Anche quest’anno, l’odio antiebraico travolge l’Eurovision. 73 ex partecipanti, tra cui i vincitori dello scorso anno, hanno chiesto l’esclusione dalla gara di Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del 7 ottobre, perché israeliana.

All’arrivo di Yuval, sotto scorta, le bandiere palestinesi hanno invaso le strade e le piazze. Il 7 ottobre 2023, la giovane cantante è riuscita a salvarsi dalla strage del Nova Festival nascondendosi per ore sotto i corpi senza vita di chi era con lei a ballare per festeggiare la vita e la libertà. Ora riceve minacce di morte e in Europa nessuno è pronto a difenderla.

In un video che riprende la folla alla cerimonia di apertura dell’Eurovision, si vede un uomo con la kefiah in testa e la bandiera palestinese che fa con la mano il gesto di tagliarle la gola. Nessuno lo ferma, nessuno interviene. Attorno a lui altre bandiere palestinesi e cartelloni contro Israele.

Il direttore del festival, Martin Green, ha commentato così l’accaduto: “È un paese libero e una democrazia, e tutti hanno diritto alla propria opinione. Le persone che sono lì fuori oggi [a protestare contro Yuval Raphael] lo hanno fatto pacificamente e rispettosamente. Hanno tutto il diritto di farlo”.
 


info@setteottobre.com

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