Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Dai sedicenti ebrei un appello assurdo contro Israele Commento di Davide Romano
Testata: Libero Data: 27 febbraio 2025 Pagina: 2 Autore: Davide Romano Titolo: «Dai sedicenti ebrei un appello assurdo contro Israele»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 27/2/2025, a pag. 2 con il titolo "Dai sedicenti ebrei un appello assurdo contro Israele", il commento di Davide Romano.
Davide Romano
L'appello pubblicato su La Repubblica, firmato da Gad Lerner e da altri sedicenti ebrei. Sono almeno 20 anni che gli stessi denunciano presunte e immaginarie pulizie etniche di Israele. Vergognatevi, vigliacchi!
Questo appello firmato da Gad Lerner e altri sedicenti ebrei (non tutti i firmatari sono veramente ebrei, ma si sa, viviamo tempi strani. E dopo le fake news ora abbiamo anche i fake jews) mi ha rattristato per l’assoluta sgangheratezza dell’iniziativa.
Iniziamo dicendo che gli slogan utilizzati sono gli stessi che si sentono urlare da jihadisti e comunisti quando occupano le università e aggrediscono gli ebrei: parole malate come “No alla pulizia etnica” o “la violenza del governo e dei coloni israeliani in Cisgiordania”. Premesso che sono almeno 20 anni che costoro denunciano una pulizia etnica inesistente, benché la popolazione palestinese (in Israele e fuori) continui a crescere.
Ma si sa, le ideologie non hanno molto interesse per i fatti. Riguardo alle “violenze del governo”, rimanderei alla foto di armi e bombe che quotidianamente l’esercito israeliano pubblica dopo le azioni in Cisgiordania.
Ma vediamo punto per punto perché questo appello è letteralmente spietato (senza pietà): 1) Esce nel momento peggiore: quello del giorno del funerale di Ariel, Kfir (i fratellini di 4 anni e di 9 mesi uccisi per strangolamento a sangue freddo) e della madre Shiri, evento che ha fatto inorridire il mondo intero. Ma non i firmatari dell’appello, evidentemente.
2) Hamas e i vari gruppi islamisti guardano anche alle reazioni occidentali per modulare le loro nefandezze: il fatto che l’appello riprenda i loro slogan, sarà per i jihadisti un incoraggiamento ad andare avanti.
3) Nel loro appello non c’è una sola parola di umana pietà verso gli ebrei (donne, uomini e bambini) massacrati il 7 ottobre da Hamas. Non un cenno alle migliaia di missili lanciati da Hamas, Iran, Hezbollah e Houti sulla testa degli israeliani. Hanno perfino dimenticato i tanti pacifisti israeliani massacrati, che sono certo alcuni di loro pure conoscevano direttamente.
4) Manca anche una denuncia delle cause del conflitto: non una parola infatti sulla jihad, sui libri di testo delle scuole palestinesi e sui loro bambini usati dai terroristi come scudi umani. 5) Neppure un richiamo alle associazioni italiane che si occupano di donne e di infanzia a pronunciare una parola sugli stupri di massa perpetrati da Hamas e sugli omicidi di 53 bambini il 7 ottobre. Ma si sa, per costoro il patriarcato è censurabile solo se ci sono di mezzo i bianchi. Tutto questo rende l’appello completamente privo di empatia. Lo dico da persona che ha sempre ricordato e empatizzato per tutte le sofferenze degli innocenti, siano essi ebrei che palestinesi.
Non credo sia un caso che tale appello stia correndo velocemente tra imam fanatici e estremisti di sinistra.
Mai come in questo caso mi sovvengono le parole di Marco Pannella che ripeteva spesso – citando il filosofo Pascal – che «Chi vuole fare l’angelo è bestia».
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