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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Libero Rassegna Stampa
01.02.2025 Crisi di sistema: l’hanno aperta i magistrati
Editoriale di Mario Sechi

Testata: Libero
Data: 01 febbraio 2025
Pagina: 1
Autore: Mario Sechi
Titolo: «Questa è una crisi di sistema aperta dalle toghe»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/02/2025, a pag. 1 con il titolo "Questa è una crisi di sistema aperta dalle toghe" l'editoriale di Mario Sechi.


Mario Sechi

Francesco Lo Voi, il procuratore di Roma che sta indagando Giorgia Meloni. Si è aperta una crisi di sistema e ad aprirla è, come sempre, la magistratura.

Giorgia Meloni guida una maggioranza forte, l’Italia ha il governo più stabile d’Europa, i consensi dopo oltre due anni a Palazzo Chigi sono in crescita. La legislatura è in discesa, ma la velocità di crociera è rallentata da forze che puntano a logorare l’esecutivo, fino a farlo insabbiare. Non potendo impedire al governo di arrivare alla scadenza, puntano a indebolirlo, confidando anche in uno scenario internazionale con molte ombre.
Questo lavoro di sfiancamento non è in grado di farlo la sinistra parlamentare, in piena bancarotta culturale, senza popolo. L’opera di demolizione è affidata a un sistema di potere di cui la magistratura è solo il fronte più visibile, sorvegliato e protetto dall’esercito dell’alta burocrazia, da funzionari irresponsabili e inamovibili, che con i tribunali disfano il programma del centrodestra. Questa operazione di sfascio conta sulle complicità di tecnostrutture dello Stato, sulla finanza dei salotti che non vogliono la nascita di outsider, sui media di cui sono espressione.
Che fare? Andare avanti, certo, ma ci sono molti modi per farlo. La domanda che deve porsi Giorgia Meloni è quella del suo tempo e quello degli avversari, del carpe diem, del cogliere l’attimo.
Oggi è forte, l’assalto delle toghe ha fatto balzare il consenso, la sinistra è a pezzi, la destra è unita. E gli italiani hanno capito. Non c’è una crisi di governo, ma c’è una crisi di sistema, l’hanno aperta i magistrati.

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