mercoledi` 25 giugno 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
28.12.2024 Gli Stati Uniti bocciano Putin
Cronaca di Libero

Testata: Libero
Data: 28 dicembre 2024
Pagina: 15
Autore: Redazione di Libero
Titolo: «Gli Stati Uniti bocciano Putin: «Parole vuote»»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 28/12/2024, a pag. 15, la cronaca "Gli Stati Uniti bocciano Putin: «Parole vuote»"

Joe Biden boccia la proposta di pace di Vladimir Putin: solo parole vuote mentre i russi continuano a massacrare le città ucraine.

L’amministrazione Biden si prepara a lasciare gli uffici, ma prosegue le ostilità verso il Cremlino. Benché il presidente eletto Donald Trump abbia espresso il desiderio di incontrare il presidente russo, a Washington non fanno nulla per favorirlo. Così il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, boccia «i commenti di Vladimir Putin» sulle trattative di pace: «Sono vacui.
Non è un uomo che va preso seriamente quando si parla di una soluzione». E sottolinea che lo zar ha pronunciato le sue parole giovedì dopo che Mosca aveva lanciato un massiccio attacco contro l’Ucraina il giorno di Natale.
Ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha per discutere degli aggiornamenti sul campo di battaglia e del sostegno americano all'Ucraina. Blinken ha ribadito il «sostegno incrollabile degli Stati Uniti agli ucraini nella difesa della loro libertà».
Eppure con l’arrivo di Donald Trump «non cambierà molto», osserva il sottosegretario italiano alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, «perché anche l'attuale amministrazione Usa ha optato per non dare all'Ucraina le armi necessarie per riconquistare i territori occupati, pur avendola possibilità di farlo con relativa facilità. È stata una scelta politica».
Quindi, conclude Fazzolari, «non credo ci sarà un grande cambio di passo rispetto a quanto accaduto finora. Intanto le prime dichiarazioni di Trump lasciano presagire una sostanziale continuità».

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/999666, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT