Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Testata: Libero Data: 28 dicembre 2024 Pagina: 15 Autore: Redazione di Libero Titolo: «Gli Stati Uniti bocciano Putin: «Parole vuote»»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 28/12/2024, a pag. 15, la cronaca "Gli Stati Uniti bocciano Putin: «Parole vuote»"
Joe Biden boccia la proposta di pace di Vladimir Putin: solo parole vuote mentre i russi continuano a massacrare le città ucraine.
L’amministrazione Biden si prepara a lasciare gli uffici, ma prosegue le ostilità verso il Cremlino. Benché il presidente eletto Donald Trump abbia espresso il desiderio di incontrare il presidente russo, a Washington non fanno nulla per favorirlo. Così il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, boccia «i commenti di Vladimir Putin» sulle trattative di pace: «Sono vacui.
Non è un uomo che va preso seriamente quando si parla di una soluzione». E sottolinea che lo zar ha pronunciato le sue parole giovedì dopo che Mosca aveva lanciato un massiccio attacco contro l’Ucraina il giorno di Natale.
Ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha per discutere degli aggiornamenti sul campo di battaglia e del sostegno americano all'Ucraina. Blinken ha ribadito il «sostegno incrollabile degli Stati Uniti agli ucraini nella difesa della loro libertà».
Eppure con l’arrivo di Donald Trump «non cambierà molto», osserva il sottosegretario italiano alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, «perché anche l'attuale amministrazione Usa ha optato per non dare all'Ucraina le armi necessarie per riconquistare i territori occupati, pur avendola possibilità di farlo con relativa facilità. È stata una scelta politica».
Quindi, conclude Fazzolari, «non credo ci sarà un grande cambio di passo rispetto a quanto accaduto finora. Intanto le prime dichiarazioni di Trump lasciano presagire una sostanziale continuità».
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