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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.12.2024 Tajani e le tajanate
I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 dicembre 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Tajani e le tajanate»

Lettera: Tajani e le tajanate

Salve Dame Devorah. Ottimo articolo, che punto per punto va a incidere sugli argomenti chiave. Perché Antonio Tajani, visto le cose che dice, non si iscrive al partito della Schlein? Perché Giorgia Meloni se lo tiene rischiando così un danno al suo governo? Alla prima domanda rispondo che a pieno titolo Tajani e chi nel suo partitino la pensi come lui, dovrebbero togliere il disturbo e passare dalla parte opposta; la Schlein troverebbe un alleato coerente alle sue/loro idee e ideologie (… vedi pure lo ius scolae: in pratica ogni arabo che arrivi e metta piede nella scuola diventerebbe di fatto italiano, con le conseguenze immaginabili; in pochi anni la popolazione italiana sarebbe sostituita da quella araba, visto l’incremento demografico esponenziale a loro favore, ed entro un decennio o poco più creerebbero ulteriori enclave, come a Parigi, Brussel, Londra, etc., dove vige la sharia, con velleità di sostituire anche le altre religioni, imponendo la propria. Non è fantascienza!).

Alla seconda domanda rispondo che se Meloni togliesse il Tajani, si aprirebbe una pericolosa crisi di governo, mettendo il quadrunviro, Bonelli-Fratoianni-Conte-Schlein, nella condizione di fregarsi le mani per la opportunità che si aprirebbe. Non gli parrebbe vero di potersi ripresentare dall’affittuario domiciliato al Colle, invocando un governo con chi ci vuole stare, loro più il Tajani, di certo, che il pro-tempore al Colle, accetterebbe a mani basse e senza tentennamenti, fregandosi a sua volta le mani. Sarebbe una tragedia, per l’Italia e Israele. 

Di base a Tajani piace non scontentare nessuno, a destra e a sinistra, ma in queste delicate questioni è necessaria una scelta di campo netta, senza ondeggiamenti e strizzate d’occhio alla opposizione. Non possono esserci punti di convergenza con chi su Israele ha posizioni antisioniste e antisemite. L’uscita di Tajani, dopo i razzi di hezbollah sulla base Unifil, e stata indecente; di fatto ha ammesso candidamente che gli italiani e Unifil sono lì a difendere hezbollah da Israele. In pratica il famigerato “Lodo Moro”, è una condizione permanente, governo dopo governo, destra o sinistra che sia. Brutta, brutta storia italiana.
Saluti 

Yosef ben Hektor

 

Caro Yosef,

Tajani ricorda molto da vicino il Don Abbondio di manzoniana memoria. È il tipico personaggio pavido e conformista che dà ragione o torto a tutti, secondo i casi e secondo i propri interessi e quelli della poltrona su cui siede. Lei ha ragione, se la Meloni si liberasse di lui ci sarebbe il pericolo di una crisi e il quartetto da lei nominato: Bonelli-Fratoianni-Conte-Schlein, farebbe salti di gioia. La politica italiana è unica al mondo, Fratoianni, e peggio ancora Bonelli, fino a qualche tempo fa erano quasi sconosciuti ai più, poi si sono accaparrati Ilaria Salis e sono diventati tristemente famosi insieme all’eurodeputata ex galeotta, “occupa-case”.

Avere questi personaggi al governo sarebbe davvero una tragedia per non parlare di Conte e della Schlein. La tragedia per Israele sarebbe enorme perché, seppur l’Italia conti come il due di picche, comunque avere un nemico di fronte a noi nel Mediterraneo, un nemico che non si asterrebbe, come fa vilmente adesso all’ONU, ma voterebbe sempre contro di noi, sarebbe un disrastro.

A conti fatti, teniamoci stretto questo governo, con i suoi Don Abbondio, perché tutto il resto sarebbe un’enorme disgrazia sia per l’Italia che per Israele. Lei cita il Lodo Moro! Certo che è ancora e sempre attuale, anzi è peggiorato. All’epoca si limitava al liberatutti  per i palestinesi e il loro terrorismo, adesso l’Italia intera è diventata palestinese con le tremende conseguenze del caso.

Un cordiale Shalom

Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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