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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Libero Rassegna Stampa
27.11.2024 E’ solo l’inizio: finiremo come la Francia
Commento di Daniele Capezzone

Testata: Libero
Data: 27 novembre 2024
Pagina: 1/12
Autore: Daniele Capezzone
Titolo: «Non è solo un incidente. La bomba è esplosa già con l'8% di immigrati fuori controllo»

Riprendiamo da LIBERO di oggi 27/11/2024, a pag. 1/12, con il titolo "Non è solo un incidente. La bomba è esplosa già con l'8% di immigrati fuori controllo", commento di Daniele Capezzone. 

Confessioni di un liberale. Daniele Capezzone al Caffè della Versiliana  Giovedì 14 luglio, ore 18:30 - Versiliana Festival
Daniele Capezzone

Guerriglia urbana a Corvetto, quartiere sud di Milano. E gli immigrati sono solo l'8%. Manca ancora poco prima di arrivare al livello di caos che abbiamo già visto nei paesi a più alta immigrazione islamica, come la Francia o il Belgio. Ma i progressisti, fra cui il sindaco di Milano, non vedono, non sentono, non parlano.

Prove tecniche non di una guerra civile, ma di una piccola – e tuttavia sporca e pericolosa – guerra incivile qui a Milano: con immigrati rivoltosi a cui sono saltati i freni inibitori, e che ormai pensano di poter fare il colpo grosso. Non solo delinquono, ma vogliono assaltare la polizia.
Non solo ambiscono a controllare spezzoni di territorio, ma puntano a sottrarlo completamente alla legge ordinaria e ai suoi custodi.
Siamo a 5-6 anni di distanza, non di più, da un incubo “belga”, o “francese”, o “olandese”. Nella negazione generale, nella distrazione (colpevole, come vedremo) dei nostri progressisti, stiamo marciando a passi veloci verso una situazione fuori controllo, nella quale molte persone perbene – non solo anziane – hanno paura di uscire di casa o di rientrarvi la sera.
Chi legge Libero sa che non ci siamo mai compiaciuti di un racconto tutto negativo della città. Anzi: non di rado abbiamo suggerito al centrodestra locale e nazionale di essere più consapevole dell’eccellenza rappresentata da Milano.
Un’eccellenza che va esaltata, rappresentata, capita.

IL LATO OSCURO

Milano è oggi per distacco la punta di diamante del sistema Italia, è la città dove accadono le cose, dove l’economia cresce, dove si respira dinamismo e innovazione. Ma esiste anche una dark side, un lato oscuro: oltre i confini di un centro elegantissimo e luccicante, esistono periferie degradate, ormai terra di nessuno.
Poi di tanto in tanto perfino al centro – come ricorderò tra poco – può succedere di tutto. Non ditelo al sindaco, che ha innestato il pilota automatico della negazione: in un solo Sala convivono le tre proverbiali scimmiette. Lui non vede, non sente, non parla. Nella sua autoesaltazione egoriferita, diceva di voler portare i turisti in periferia. Eccole le periferie: teatro di una guerriglia sempre più difficile da sedare.
L’amara verità è che i nostri progressisti non hanno nemmeno il diritto di stupirsi. Gli eventi delle ultime quarantott’ore non sono un “incidente”, ma il seguito di una deriva che ormai è stata presa e (da loro) accettata.
Ve la ricordate la guerriglia a Capodanno? Falò accesi, assalti contro i poliziotti: e mica solo a San Siro, ma perfino in zona Duomo.
Come volevasi dimostrare: i peggiori fantasmi delle periferie si manifestano anche altrove, di tanto in tanto.

UN CRESCENDO DI ATTACCHI

E poi – mese dopo mese: fanno fede le cronache del nostro giornale – abbiamo registrato un crescendo di attacchi contro le volanti della Polizia, contro le forze dell’ordine, una ribellione spezzettata e confusa ma che non rappresenta più un’eccezione isolata.
La bomba è già qui: e, per farla deflagrare, è stato più che sufficiente l’8-9% attuale di popolazione immigrata.
Gli irregolari fuori controllo e i soggetti di seconda generazione non integrati sono il cuore del problema, inutile girarci intorno. Una scomoda realtà è ormai squadernata sotto i nostri occhi: continuiamo a girarci dall’altra parte e a non voler vedere? O attendiamo di raddoppiare le percentuali per vedere l’effetto che fa?
Fermiamoci prima.

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