Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Finlandia: armi israeliane e non riconoscere uno Stato palestinese Le dichiarazioni del presidente Alexander Stubb
Testata:BET Magazine Autore: Redazione di BET Magazine Titolo: «Il presidente della Finlandia difende la scelta di acquistare armi da Israele e di non riconoscere la Palestina»
Riprendiamo dal BET Magazine, edizione online, l'articolo redazionaledal titolo "Il presidente della Finlandia difende la scelta di acquistare armi da Israele e di non riconoscere la Palestina"
Alexander Stubb, presidente della Finlandia
Nonostante gli altri paesi nordici, Svezia, Islanda e di recente Norvegia, abbiano riconosciuto lo stato palestinese, per la Finlandia non è ancora arrivato il momento giusto.
È quanto ha affermato il presidente finlandese Alexander Stubb, precisando che non esiste nessun collegamento fra la decisione del suo paese di acquistare armi israeliane, nonostante la guerra a Gaza, e la contrarietà nel riconoscere uno stato palestinese indipendente.
PerHelsinki, considerati i continui attacchi missilistici dalla vicina Russia contri i civili e militari in Ucraina, l’investimento nella difesa è una priorità assoluta. Chiamato Fionda di Davide, il sistema di difesa israeliano serve a proteggersi contro i missili a medio e lungo raggio.
Stubb entrato in carica a marzo, come riportato dal Jerusalem Post, ha detto che il riconoscimento di uno stato palestinese è nelle volontà del paese, ma a patto che «abbia un impatto verso un’intesa a due stati e a una soluzione pacifica».
La decisione della Finlandia è in controtendenza con quanto invece già avvenuto in diversi paesi europei, non solo quelli scandinavi, come il caso recente di Irlanda e Spagna.
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