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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.05.2024 L'antisemitismo che ha superato il limite
Diario di guerra di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 18 maggio 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «L'antisemitismo che ha superato il limite»

L'antisemitismo che ha superato il limite
Diario di guerra di Deborah Fait

"La penso come Hamas", il messaggio con cui la scrittrice Michela Murgia (1972-2023) aveva gettato la maschera.

Lo spirito di Michela Murgia aleggia come un’ombra nefasta sopra le migliaia di persone assatanate che urlano il loro odio per Israele e il suo popolo. Murgia, profeta del pensiero antisemita di certa sinistra, aveva sostenuto spavalda che per lei la questione israelo-palestinese non era complicata perché, personalmente, la pensava come Hamas. Secondo lei, deceduta circa due anni fa, aveva ragione chi voleva lo sterminio degli ebrei, la distruzione di Israele, chi ammazzava, seppellendoli vivi o scaraventandoli dai palazzi, i supposti collaboratori di Israele.

Sono passati circa due anni da quella dichiarazione agghiacciante e oggi vediamo migliaia in Italia, milioni nel mondo, simpatizzanti e ammiratori di Hamas che usano le sue stesse parole. Da Greta Thunberg, che, da attivista ambientalista è diventata attivista pro-Pal, esaltata a tal punto da essere arrestata e portata in cella, lei e la sua kefiah. Come ambientalista faceva ridere, come attivista antisemita e pro Hamas lascia un senso di tristezza e desolazione, non perché la ragazza sia importante in sé (senza il movimento creato furbescamente  intorno al suo personaggio, Greta sarebbe una qualsiasi giovane nordica di famiglia benestante), ma per il numero immenso di ragazzi che, in tutto il mondo, si sentono coinvolti dalle sue idee malsane. Non si sa cosa c’entri l’ambientalismo con la guerra di Hamas, ma questi ragazzini, tutti molto giovani, vanno ad aggiungersi alle migliaia di universitari completamente deliranti odio.

Ma non è finita, la caccia all’ebreo, l’intifada fino alla vittoria, il danonsochefiumeanonsochemare ha fatto nuovi proseliti, i bambini delle elementari.  A Torino i bambini di una classe elementare di Chieri in gita scolastica sono stati arruolati dai centri sociali e collettivi  universitari in sciopero pro Palestina. Le insegnanti hanno minimizzato il caso. Paura delle conseguenze promesse dal governo o vergogna di essere considerate maestre di odio e non di vita giusta? Hanno detto che erano capitati là per ripararsi dalla pioggia, strano però che i bambini avessero in mano, sventolandole, le bandiere della fantomatica Palestina.

Il clima è dei peggiori, la violenza non accenna a diminuire e a farne le spese sono gli ebrei. Giorni fa davanti a una scuola ebraica di Milano un “signore” ha gridato a un nonno col nipotino per mano “Assassini, pezzi di merda, figli di puttana”.

Eppure tutti i politici, da Mattarella in giù, cercano di ingraziarsi questi energumeni razzisti tirando in ballo la libertà di espressione e se qualcuno osa rimproverarli e condanna la loro violenza, i loro insulti alla democrazia israeliana, i loro sputi sulla bandiera con il Maghen David viene immediatamente apostrofato come “fascista di merda”. Ormai siamo arrivati all’intifada globale, l’Occidente è manipolato dall’abilità tutta palestinese dell’imbroglio e della menzogna che coinvolge ogni classe sociale, la gente ignorante, come quella intelligente, convinta di battersi per dei poveracci da terzo mondo minacciati dai ricchi sionisti. Parlano della Nakba, di Occupazione, non sanno cosa significhino ma piace perché questi termini sconosciuti servono per dare addosso agli ebrei che, diciamolo, non sono simpatici a nessuno. Anzi, danno fastidio la loro bravura, la capacità di creare una nazione moderna nella loro Terra ancestrale,  dopo 2000 anni di elisio, ricreare la lingua antica, portare il deserto ad essere un giardino e le invenzioni dovute alla ricerca scientifica e tecnologica, quella che gli assatanati globali vogliono interrompere.

Si, gli ebrei non sono simpatici, a volte sono anche un po’ scorbutici, vuoi mettere gli arabi? Sempre gentili, addirittura carezzevoli, usano la taqyya, l’arte del mentire, per imbrigliare il mondo. Quando ammazzano, quando schiavizzano le donne, quando si dilettano col terrorismo, dicono sempre la stessa cosa “Questo non è l’islam” e vi sono ancora degli ingenui che credono a  questa ignobile farsa. Così stanno conquistando il mondo a scapito delle democrazie raggiunte con tanta fatica dall’Occidente. Quelli del free free Palestine non capiscono che se cade Israele cade l’Occidente e tutti loro finiranno tra le grinfie del fondamentalismo islamico. Allora forse si pentiranno di aver scritto sui muri  delle città “Uccidere gli ebrei è un dovere”.

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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