L'Italia islamizzata che fa paura.
Diario di guerra di Deborah Fait
Il programma “Prima di domani” di Bianca Berlinguer: tre ospiti contro Israele e uno solo a favore (Daniele Capezzone, cui va tutta la nostra solidarietà), più la conduttrice Bianca Berlinguer, palesemente dalla parte delle altre tre. In quattro contro uno, insomma. Tutte e quattro un tempo parlavano del diritto alla Par Condicio. Come diceva Totò:"Ma mi faccia il piacere!"
L’8 marzo che un tempo era una giornata di introspezione e di cortei pacifici, senza nessuna bandiera, senza odio e violenza è stato trasformato in un orrore contro le donne. Obbligare le ragazze ebree a uscire dai cortei equivale a odiare tutte le donne, ad essere selettive e razziste. Queste femministe moderne, queste adoratrici del male, hanno abbandonato le donne israeliane violate e uccise il 7 Ottobre e hanno dichiarato di non ammettere ebree o ebrei nei loro cortei. Venerdì pomeriggio abbiamo assistito a una scena tristissima, si sono sentite le parole rivolte a una ragazza, abbiamo sentito sibilare con cattiveria “Vai via, Vai via” a una giovane donna che aveva un cartello semplice, semplice, con la scritta “Hamas ha stuprato le ragazze israeliane”. “Sei venuta a provocare” le hanno detto ed è stata buttata fuori nel silenzio vile e assordante di chi stava assistendo a quella vergogna. Ma dove stiamo andando? Chi vuole islamizzare l’Italia? Chi può avere interesse a diffondere tanto irriducibile odio? L’Italia, la nostra povera Italia, durante tutta la giornata di venerdì, è stata attraversata da cortei pro Palestina stracolmi di odio e violenza nell’assoluto silenzio della sinistra. Il giornale “Il Manifesto” ha titolato in prima pagina: “Manifestiamo contro il patriarcato” con una bella bandiera palestinese disegnata a fianco. Sono completamente dissociati. Non vogliono il patriarcato e difendono una società che ne è satura. A Gaza e a Ramallah, le donne non possono uscire da sole, vengono sfigurate con l’acido, quando non uccise, se si innamorano di chi non è ben accetto dal padre o dai fratelli, non hanno nessuna libertà se non fare figli. Se omosessuali, come succede ai maschi, vengono condannate a morte dopo torture inimmaginabili. E la sinistra e i movimenti femministi stalinisti e islamizzati difendono questo tipo di società contro l’odiata democrazia israeliana. Si capisce molto bene che non hanno la testa a posto, che detestano la libertà di pensiero e che sono soprattutto degli ipocriti violenti. A Milano hanno organizzato un corteo che aveva alla testa un ragazzo in kefiah che sventolava una bandiera palestinese. Avete capito bene? A Milano, Italia, le autorità hanno permesso a un filoterrorista di alzare alta la bandiera di uno stato inesistente i cui rappresentanti sanno solo fare terrorismo e seminare morte da più di un secolo. Hanno trasformato una giornata simbolo, una bella giornata colorata e profumata di mimose, di pace e solidarietà come l’8 Marzo in uno schifo antisemita, violento, pieno di odio. A noi vecchie femministe storiche viene da piangere nell’assistere a questo disastro morale, alla solidarietà calpestata, alla sorellanza rifiutata. Ma, dopo le lacrime, sale la rabbia per la rovina che stanno creando con le loro mani e le prenderei volentieri a sberle. David Parenzo doveva dare una conferenza alla Sapienza di Roma ma non gli è stato permesso, decine di esaltati si sono messi a dare calci e pugni alle porte urlando “ebreo fascista, fuori”. Parenzo fa notoriamente parte della sinistra ma è ebreo, quindi colpevole. Era successo mesi fa anche a Daniele Capezzone solo con altri epiteti. A lui avevano dato semplicemente del fascista. Naturalmente la Schlein non dice una parola, i dem italiani non fiatano e gli stalinislamisti sfasciano l’Italia e i valori della democrazia e della solidarietà. Giovedì sera ho voluto guardare il programma “Prima di domani” di Bianca Berlinguer. Non l’avessi mai fatto. Oltre a lei erano ospiti Rula Jebreal, Tiziana Ferrario ( diventata opinionista) e Conchita De Gregorio. La crema della sinistra antisionista/antisemita. Per 20 lunghissimi minuti, dopo aver mostrato i video di Gaza distrutta, delle donne di Gaza urlanti che si prendevano a schiaffi da sole, dei bambini di Gaza, hanno seminato un tale odio contro Israele da far paura. Certamente la popolazione di Gaza adesso fa pena ma se penso che sono gli stessi che sghignazzavano alla vista degli ostaggi insanguinati trascinati per i capelli e torturati a morte davanti a bambini divertiti, e che urlavano esaltati, Allahu Akhbar, alla vista dai massacri in Israele, allora la pena si attenua molto. Alla fine è apparso Daniele Capezzone, invitato per discutere di un altro argomento, che ha fatto notare come nessuna delle quattro avesse ricordato il 7 ottobre. È partita come un razzo la Berlinguer che si è messa a starnazzare che non era vero che ne avevano parlato. In effetti avevano detto come fanno tutti i pro palestinesi “Si, il 7 Ottobre…ma”. Alla fine la Berlinguer ha detto una frase così brutta ma così brutta da restarne interdetta lei stessa “Insomma, non è possibile che ogni volta che parliamo di Gaza dobbiamo fare il BILANCINO con Israele”. A questo punto è scoppiata la rissa tra Daniele Capezzone e le Erinni in studio e non si è più capito niente. Quello che invece si capisce molto bene è l’atmosfera velenosa in cui viviamo che fa perdere il senso della vita e trasforma la nostra gioventù in una massa di idioti islamizzati e violenti.
Deborah Fait