Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Sul 7 ottobre ignorati molti avvisi Commento di Francesca Caferri
Testata: La Repubblica Data: 06 dicembre 2023 Pagina: 15 Autore: Francesca Caferri Titolo: «Le donne sentinelle: “Sul 7 ottobre ignorati i nostri avvisi”»
Riprendiamo daREPUBBLICAdi oggi, 06/12/2023, a pag.15 con il titolo "Le donne sentinelle: Sul 7 ottobre ignorati i nostri avvisi”. L'analisi di Francesca Caferri.
Francesca Caferri
Soldatesse israeliane dell'unità di intelligence 8200
La denuncia di Victoria e delle sue colleghe è stata confermata lunedì dalla diffusione di una serie di documenti messi insieme dalla Amshat, un’unità speciale dell’esercito israeliano incaricata di indagare sulle falle della sicurezza del 7 ottobre e sulle modalità in cui l’attacco è stato organizzato prima e attuato poi. Idocumenti — appunti, mappe, ma anche video delle bodycam dei miliziani — dimostrano che dietro alla strage che ha sorpreso Israele ci sono stati anni di preparazione: come denunciato dalle spotter e da una ufficiale donna dell’unità di intelligence 8200, i cui report sono stati pubblicati la settimana scorsa dal New York Times .
Rispetto a tutto questo, i risultati del lavoro della Amshat fanno un passo avanti e dimostrano, secondo quanto sostengono gli ufficiali del gruppo, che a giocare un ruolo fondamentale nella pianificazione dell’attacco sarebbero state anche delle persone che sono state usate come spie di Hamas: probabilmente lavoratori di Gaza che avevano ottenuto un permesso di lavoro in Israele.Conclusione condivisa da molti degli abitanti dei kibbutz con cui abbiamo parlato in queste settimane: «Uno dei combattenti uccisi nel nostro kibbutz aveva una mappa delle case, con i nomi e i numeri dei componenti delle famiglie scritti sopra. Solo chi aveva lavorato da noi poteva dare informazioni simili», ci aveva detto dieci giorni dopo l’attacco Moran Hagbi-Nachmani, 40 anni, del Moshav Yachini, uno dei villaggi del Negev più vicini a Sderot.
Nel briefing di lunedì i comandanti della Amshat hanno mostrato mappe simili a quella di cui parlava Hagbi-Nachmani: alcune riproducevano perfettamente le basi militari di Nahal Oz, dove sono morte le spotter incaricate di monitorare il confine.
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