Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Un importante riconoscimento per il Museo d’Israele di Gerusalemme: il Globes Brand Index, pubblicato da Globes, il quotidiano finanziario in lingua ebraica ha, per la prima volta, classificato il Museo d’Israele tra i suoi 100 migliori marchi in Israele. Questo elenco include tutte le aziende, le imprese, le start-up e le istituzioni in Israele, che sono classificate secondo un elenco empirico di criteri. “Ancora più entusiasmante, – dice Isaac Molho, Presidente del Consiglio di amministrazione – una nuova categoria nell’Index, Istituzioni Culturali, che include musei, teatri, compagnie di danza e orchestre, ha classificato il Museo d’Israele come la migliore istituzione culturale del paese. Globes ha notato che il Museo di Israele ha ricevuto il punteggio più alto, superando i suoi concorrenti di Tel Aviv”. Globes ha inoltre sottolineato che il Museo di Gerusalemme è accreditato di un doppio risultato: essere l’unico tra tutte le istituzioni culturali in Israele a far parte di entrambi gli elenchi, oltre ad essere incluso nell’elenco dei Globes del secolo. Globes ha evidenziato che, nonostante le sfide degli ultimi anni, come la pandemia di COVID-19, il Museo di Israele mantiene ancora il suo posto come museo principale e più grande di Israele, con collezioni straordinariamente ricche, dalla judaica e dall’archeologia all’arte israeliana e internazionale, oltre a possedere un fascino internazionale grazie alla sua posizione e alle mostre innovative. “Anche se questa notizia – conclude Isaac Molho – potrebbe non sorprendere la nostra devota ‘famiglia’ locale e internazionale del Museo di Israele, che ha sempre saputo che il nostro amato Museo è la principale istituzione culturale in Israele, ci dà grande orgoglio essere così riconosciuti da un tale rispettabile ente”.
Per inviare a Bet Magazine-Mosaico la propria opinione, telefonare: 02/483110225, oppure cliccare sulla e-mail sottostante