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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
25.04.2023 Un augurio a chi sfilerà oggi per fischiare Israele
Andrea's Version ne nomina qualcuno

Testata: Il Foglio
Data: 25 aprile 2023
Pagina: 1
Autore: Andrea Marcenaro
Titolo: «Andrea's Version»

Riprendiamo dal FOGLIO  di oggi, 24/04/2023, a pag. 1, con il titolo "Andrea's Version" il commento di Andrea Marcenaro.

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Andrea Marcenaro

Corteo 25 aprile a Milano, la Brigata Ebraica in piazza con l'Anpi: Non  vogliamo la scorta

Le pietre d’inciampo, dieci centimetri per dieci ricoperte di ottone col nome del deportato, nascono da un’idea venuta nel 1992 all’artista tedesco Gunter Denning. Volle depositare nel tessuto urbano e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini ebrei sbattuti nei campi di sterminio nazista. Le pietre d’inciampo in Italia sono 2.148. Meno del dovuto, ma nemmeno niente. Per questo, nell’attesa sincera di una pace tra arabi e Stato ebraico che, millennio prima, millennio dopo, non potrà non arrivare, noi si spera che magari uno, uno soltanto tra le migliaia di militanti dei gruppi filo Hamas che sfileranno nei cortei di oggi 25 aprile per fischiare Israele, capiti per caso su una pietra d’inciampo e si sloghi, ma di brutto, una caviglia. Niente di più che una caviglia. Poi certo, se fosse di Ovadia, di D’Alema, ma toh, pure di Gad, tanto meglio.

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