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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
18.02.2023 Munizioni come vaccini
La premier estone Kaja Kallas propone all’Ue acquisti comuni per l’Ucraina

Testata: Il Foglio
Data: 18 febbraio 2023
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Munizioni come vaccini»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 18/02/2023, a pag.3, l'editoriale "Munizioni come vaccini".

Politico picks Estonia's Kaja Kallas as one of the most influential people  in Europe
Kaja Kallas

L’Unione europea potrebbe lanciarsi in un programma di acquisti comuni di munizioni, analogo a quello usato con successo con i vaccini contro il Covid-19, per aiutare l’Ucraina nella guerra di aggressione lanciata dalla Russia. La proposta è stata lanciata dalla premier dell’Estonia, Kaja Kallas, quando il problema delle munizioni è emerso alla luce del sole nella riunione del gruppo di Ramstein di martedì, a Bruxelles. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha riconosciuto il fatto che gli occidentali non riescono a tenere il ritmo: l’Ucraina usa in media cinquemila proiettili di artiglieria al giorno contro i ventimila della Russia. “Il consumo di munizioni è molto più alto della nostra capacità di produzione”, ha detto Stoltenberg. L’Estonia ha proposto 4 miliardi di euro per comprare un milione di proiettili di artiglieria per Kyiv. Secondo una fonte europea, la proposta di Kallas è considerata “valida” dall’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. Ne discuteranno i ministri degli Esteri nella loro riunione di lunedì, ma per un’eventuale decisione si dovrà attendere. Il problema non è nuovo: già al Consiglio europeo di Versailles del marzo 2022 era stato lanciato l’allarme sulla capacità di reggere un conflitto ad alta intensità. La Commissione e gli stati membri avevano promesso varie iniziative, compresi gli acquisti congiunti, ma non se ne è fatto nulla o quasi. Ci sono vari ostacoli: l’industria europea dovrebbe aumentare la produzione di sette volte solo per l’Ucraina e, nel frattempo, gli stessi stati membri stanno comprando munizioni per ripianare le loro riserve. Ma “il prezzo di qualsiasi rinvio è molto alto”, dice l’Estonia: “Dobbiamo fare uno sforzo straordinario” e “il più presto possibile”. Quel che manca all’Ue è il senso d’urgenza con cui ha affrontato il Covid-19. Le armi e le munizioni per l’Ucraina non sono vaccini, ma sono altrettanto essenziali per sconfiggere il virus del putinismo che minaccia la sicurezza e la libertà in Europa.

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