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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
20.12.2022 La gaffe di Alessandro Orsini
L'ignorante fanatico di Putin

Testata: Il Foglio
Data: 20 dicembre 2022
Pagina: 4
Autore: Redazione
Titolo: «Ampio imbarazzo»

Riprendiamo dal Foglio di oggi, 20/12/2022, a pag.4 dal titolo" Ampio imbarazzo"
La gaffe di Orsini sul nome del giornalista “Broad” deve far vergognare tanta gente
Complimenti all'autore anonimo di 'Ampio imbarazzo' 

Alessandro Orsini | Scienze politiche
Alessandro Orsini, si vergognino i conduttori televisivi che l'hanno lanciato in Tv

La scena è talmente imbarazzante che rischia di stargli appiccicata addosso per molti anni. Alessandro Orsini – il sociologo che dal primo giorno dell’invasione della Russia non ha smesso di invocare sulle televisioni italiane la resa dell’Ucraina e le colpe della Nato – in un video su YouTube si è messo a discutere del memorandum di Budapest del 1994 incartandosi con il traduttore automatico. Mentre cerca di spiegare, alla sua maniera, se la russia abbia violato o meno quell’accordo (certo che sì, anche se lui dice di no), Orsini parte: “ Leggerò un articolo del New York Times e l’autore è William J. Ampio, che è proprio come si scrive A-M-P-I-O”. Per essere più preciso con le fonti, insomma, Orsini fa anche lo spelling. “Continuo a tradurre al volo dall’inglese, perdonate qualche pausa”, dice. Il problema è che il giornalista Ampio non esiste: l’autore in questione è il premio Pulitzer William J. Broad. Evidentemente Orsini si è affidato a qualche traduttore automatico, come Google Translate, che ha tradotto il cognome “Borad” nel termine italiano “ampio”. Un po’ come se qualche personaggio americano, nel voler parlare della disinformazione filorussa in Italia, avesse citato gli articoli sul Fatto quotidiano di Alessandro Littlebears. Si tratta di una figura misera per chi da mesi imperversa nelle tv presentandosi come uno studioso serio, l’unico accademico che analizza i fatti e i documenti con rigore mentre tutti gli altri sono asserviti alla Nato. La gaffe è penosa, ma non dovrebbe far imbarazzare più tante altre uscite del tipo “Putin ha già vinto, l’Ucraina è persa” e “mi scrivono le mamme di Mariupol”. Ma soprattutto, più che Orsini, questa scenetta dovrebbe far vergognare i tanti conduttori televisivi, soprattutto della televisione pubblica, e le testate giornalistiche che in una situazione drammatica come la guerra in Ucraina hanno dato spazio e legittimità a un personaggio come Orsini. A loro spetterebbe un esame di coscienza. Questo sì bello ampio.

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