Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La Croazia entra nell’euro E porta un messaggio importante: la moneta unica è prosperità e stabilità
Testata: Il Foglio Data: 19 giugno 2022 Pagina: 3 Autore: la redazione del Foglio Titolo: «La Croazia entra nell’euro»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 19/06/2022, a pag. 3 l'editoriale "La Croazia entra nell’euro".
L’Eurogruppo e l’Ecofin questa settimana hanno preso una decisione storica che, causa guerra in Ucraina, è passata inosservata: dal primo gennaio del 2023 la Croazia diventerà il ventesimo membro della zona euro. A vent’anni dall’arrivo delle prime banconote della moneta unica europea, l’ingresso di un nuovo stato membro dimostra quanto rimanga attrattivo l’euro in termini di prosperità e stabilità. Non solo le crisi del debito sovrano e della pandemia sono state superate, ma la zona euro ne è uscita rafforzata, con nuovi strumenti di politica fiscale e monetaria comuni: dallo scudo anti spread del 2012 di Mario Draghi alla mutualizzazione del debito del Recovery fund del 2020, passando per il Fondo salva stati, Mes, l’Unione bancaria (seppur incompleta) o il programma di acquisto titoli Pepp per la pandemia. L’ultima dimostrazione della resilienza dell’euro c’è stata questa settimana: è bastato l’annuncio della Bce di un nuovo strumento per aiutare i paesi in difficoltà per calmare i timori dei mercati sulla sostenibilità del debito dell’Italia e di altri paesi della periferia.
Ma, come ha spiegato ieri il commissario Paolo Gentiloni, l’ingresso della Croazia nella zona euro è “simbolicamente estremamente importante” anche per ragioni geopolitiche molto contingenti. “Sappiamo che la Croazia negli anni 90 era in guerra. Abbiamo un paese che, 25 anni dopo la crisi e la guerra, è entrato nell’Ue e ora sta entrando nell’euro. Questa è una buona notizia non solo per la Croazia ma per tutta la famiglia europea”, ha detto Gentiloni. Ieri la Commissione ha dato il suo parere positivo alla concessione dello status di candidato per l’Ucraina e la Moldavia. Servono riforme, volontà e costanza. Servono anche visione e coraggio da parte dei leader dell’Ue. Ma l’esperienza della Croazia – così come dei paesi dell’est entrati nel 2004 – dimostra che il futuro di libertà e prosperità europea per Ucraina e Moldavia è possibile. Moneta compresa.
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