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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
08.06.2022 Salvini nel pallone
Analisi di Salvatore Merlo

Testata: Il Foglio
Data: 08 giugno 2022
Pagina: 1
Autore: Salvatore Merlo
Titolo: «Salvini nel pallone»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi 08/06/2022, a pag.1, con il titolo "Salvini nel pallone" l'analisi di Salvatore Merlo.

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Salvatore Merlo

Report, Salvini e Putin: imbarazzante - Politica Insieme
Matteo Salvini con Vladimir Putin

Gli occidentali sono dei “bastardi degenerati”, e lui farà di tutto “per farli sparire. Li odio”. Così ha detto ieri Dmitri Medvedev, ex presidente della Russia, braccio destro di Vladimir Putin. Un tipo niente male. Ma ora: indovina indovinello. Chi sarà mai quell’uomo politico italiano (indizio: è uno sempre sul pezzo), che appena venerdì scorso in pratica citava Medvedev tra i costruttori di pace? Chi è quel politico secondo cui Medvedev va ascoltato in quanto “la via del dialogo e della diplomazia per il ritorno alla pace è quella giusta, e io continuerò a percorrere a testa alta questa strada per il bene dell’Italia”? Potrebbe certamente averle pronunciate chiunque queste parole, ma per sapienza del destino, chissà perché, è stato proprio lui: Matteo Salvini. E a questo punto ci sono da dire almeno tre cose. La prima, la più ovvia, è che purtroppo l’ex indipendentista padano e quasi ex sovranista europeo non ne azzecca più una. Il che da un certo punto di vista è sorprendente, visto che ne fa e dice almeno cento al giorno. E dunque il calcolo probabilistico sarebbe tutto a suo favore. La seconda cosa da dire è che Medvedev non è impazzito ieri, ma parlava già così anche prima. Il senatore Salvini però non deve essersene accorto. Altrimenti avrebbe notato che il 23 marzo quello minacciava l’uso dell’atomica in Europa. Poi il 18 aprile evocava per noi, nell’ordine: il collasso economico, l’iperinflazione e un’invasione di profughi-criminali. Infine il 13 maggio diceva pure che “gli europei squittiscono e affogano nella saliva della russofobia”. L’uomo del dialogo. E qui siamo arrivati alla terza cosa da dire. Ovvero che l’intempestività di Matteo Salvini si presenta ormai in forma di revival, dalla Polonia fino all’ideone d’un piano di pace in tre punti congegnato con quel galantuomo di Sergey Razov. In termini clinici: ipercinesi circolare compulsiva. Talmente è ripetitivo, che Salvini sta conquistando per sé il ruolo sacro del “buffone”. Non è un insulto, attenzione. Trattasi di figura storica e letteraria. Da Yorick in poi. Quel ruolo che comporta eccessi farseschi, sgangheratezze… e la totale impunità.

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