Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Israele, attentato a Elad Che cosa unisce lo Stato ebraico e l'Ucraina
Testata: Il Foglio Data: 06 maggio 2022 Pagina: 3 Autore: la redazione del Foglio Titolo: «Assalto terroristico contro Israele»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 06/05/2022, a pag.3, l'editoriale "Assalto terroristico contro Israele".
E’ di tre morti il bilancio dell’ultimo attacco terroristico in Israele nella città ultraortodossa di Elad. Dopo una pausa di tre settimane, riprende la drammatica escalation di attentati jihadisti contro lo stato ebraico. Proprio ieri, settantaquattresimo anniversario dell’indipendenza. Gli attacchi si svolgono nei centri cittadini, lasciano dietro di sé filmati documentati, ripristinano il terrore nelle strade e le forze di sicurezza israeliane non hanno alcun preavviso: queste sono le caratteristiche dell’ondata di attacchi terroristici.
Le vittime
Non è chiaro a chi sia da attribuire l’ondata di terrorismo iniziata a marzo: Hamas, Jihad islamica, Isis… Hanno ucciso un rabbino, un insegnante, un poliziotto cristiano, due poliziotti arabo-israeliani e due lavoratori ucraini. Piccolo microcosmo della realtà israeliana ignorata dai suoi odiatori. L’ondata attuale di terrorismo non è un’intifada, ma analogamente alla cosiddetta “Intifada dei coltelli” del 2015-’16 è guidata da terroristi generalmente fuori dai radar dell’establishment della sicurezza israeliana e che riescono a infiltrarsi attraverso brecce nella barriera difensiva. Un’ipotesi è che si tratti di una reazione alla grande distensione in corso fra paesi arabi e Israele. I ministri degli Esteri di Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Marocco, Giordania ed Egitto si sono appena riuniti su suolo israeliano con il capo della diplomazia americana Blinken per occuparsi dell’ampliamento delle loro relazioni. Non aiuta la tensione politica interna al paese, con la coalizione di Naftali Bennett a rischio urne. Né aiuta la situazione internazionale. Hamas, ricevuto giorni fa a Mosca, dice di aver imparato la lezione della guerra fra Russia e Ucraina: “Quando imponi il dato di fatto sul terreno, tutti si arrenderanno”. Solo che né Israele né l’Ucraina si arrendono.
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