Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Francia: 'Tagliano teste, bruciano chiese' Commento di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 21 gennaio 2022 Pagina: 17 Autore: Mauro Zanon Titolo: «In Francia viene profanato un tempio al giorno»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 21/01/2022 a pag.17, con il titolo 'In Francia viene profanato un tempio al giorno', il commento di Mauro Zanon.
Mauro Zanon
«Mi fa pensare a ciò che sta accadendo in Afghanistan. Anche lì tagliano le teste». Albert Jadaud, 81 anni, è il parroco della chiesa di Sainte-Thérèse, a Poitiers. A inizio gennaio, alcuni individui hanno decapitato sei statue in gesso presenti al suo interno: una grande statua di Santa Teresa e cinque statue del presepe, quelle di Maria, di Giuseppe, del bue, del re magio Baldassarre e del bambin Gesù. Gli autori delle decapitazioni avevano anche lasciato una candela accesa su una delle panche della chiesa, «fatto che avrebbe potuto scatenare un incendio», secondo la testimonianza di padre Jadaud al settimanale Valeurs Actuelles. Ma la chiesa di Sainte-Thérèse non è l'unica della regione Nuova Aquitania, situata a ovest della Francia, a essere stata profanata in questi ultimi giorni. A pochi chilometri di distanza, nella chiesa del comune di Saint-Porchaire, due vandali hanno scaraventato a terra una statua del Sacro Cuore di Gesù alta un metro, frantumandola. Senza contare i numerosi furti di calici e ostie avvenuti da maggio 2021 in poi tra Poitiers, Angoulême e Limoges. «Da nove mesi a questa parte, quattordici chiese della regione sono state oggetto di furti», rivela il Figaro. Il problema è che questi atti cristianofobi sono sempre più comuni in tutta la Francia. Il 5 gennaio, a Saint-Denis, nella Basilica dove sono sepolti i re di Francia, alto luogo di pellegrinaggio e della cristianità per secoli, un uomo munito di una sbarra di ferro ha distrutto diverse vetrine che contenevano oggetti religiosi, e, non pago, ha frantumato tre statue risalenti al Diciannovesimo secolo raffiguranti san Dionigi, santa Genoveffa e sant'Antonio (la basilica era già stata vandalizzata nel 2019, con danni ingenti all'organo e ad alcune vetrate). Nella chiesa di Saint-Symphorien a Genouilly, nella regione Centro-Valle della Loira, è stata spaccata alcuni giorni fa la porta del tabernacolo e sono state portate via le ostie. «Statue decapitate, iscrizioni offensive, vetrate rotte, ecclesiastici e credenti minacciati o aggrediti. Tra le 450 e le 515 chiese vandalizzate nel 2021, una al giorno, spesso tre ogni due giorni», riporta il canale televisivo Cnews. I giornali esperti di indignazione, Le Monde e Libération, quelli che sguainano articolesse e dossier speciali al minimo atto di sospetta islamofobia, non hanno scritto una riga che sia una su questa ondata di cristianofobia che si sta abbattendo sulla Francia. E assieme a loro, tace anche il presidente, Emmanuel Macron.
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