Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Il lato oscuro di Desmond Tutu Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: fiammanirenstein.com Data: 02 gennaio 2022 Pagina: 1 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Il lato oscuro di Desmond Tutu»
Il lato oscuro di Desmond Tutu
Commento di Fiamma Nirenstein
(da fiammanirenstein.com)
Desmond Tutu
Desmond Tutu è stato sepolto ieri con tutti gli onori, ed è giusto: perché il vescovo sudafricano è stato un grande combattente della battaglia contro l'apartheid in Sud Africa, e ha contribuito a distruggere l'obbrobrio razzista, la peggiore delle violazioni dei diritti umani. Ma dobbiamo essere giusti, ed evitare, specie in tempi di antisemitismo crescente, di costruire falsi santini. Qualcosa si è confuso nella psiche del vescovo rivoluzionario, se il suo messaggio dalla sacrosanta crociata contro il razzismo si è avventurato in una autentica guerra contro il Popolo ebraico, la sua religione, il suo Stato. Purtroppo restano nella sua biografia le frequenti affermazioni contro la "lobby" ebraica definita "troppo potente” e "terrificante", gli stereotipi che usava per gli ebrei sul "denaro", il "potere", "l'arroganza", l'idea nazifascista che siano gli ebrei "la causa di molti problemi nel mondo". Tutu era appassionatamente filopalestinese, e questo è legittimo: ma sostanziava la sua passione con una quantità di stereotipi menzogneri, paragonando gli ebrei ai nazisti, e trasferendo su di loro il concetto di Shoah. Diceva che gli ebrei si attribuisco il monopolio dell'Olocausto, e che il mondo non vuole perdonare i nazisti, mentre perdona Israele per l'Olocausto che opera sui palestinesi; ha persino detto che "le camere a gas" erano comunque "una morte più pulita" di quella inflitta dall'apartheid di Israele sui palestinesi. Tutu immaginò proditoriamente e con violenza propagandistica che Israele fosse razzista, come lo era il Sud Africa bianco, verso gli arabi… E non finisce qui. La sua invenzione che Israele sia razzista è la madre della delegittimazione odierna del Paese del Popolo ebraico, che è invece multirazziale, multietnico, multiculturale, multicolore, pieno di immigrati dall'Africa, con una minoranza araba che ha tutti i diritti, che protegge i cristiani, i bahai, qualsiasi minoranza religiosa. Gli arabi siedono in Parlamento e nel Governo con un Partito della Fratellanza musulmana oltre ad avere accesso a ruoli di primaria importanza nelle università, negli ospedali, nell'high-tech, nella vita sociale e pubblica. L'invenzione di boicottare Israele, di Desmond Tutu, è la madre del BDS: un movimento che cerca di soffocare Israele, compreso gli arabi israeliani e i palestinesi che vi sono legati, strangolandolo culturalmente ed economicamente, ed è difficile da attribuire a un cuore cristiano e altruista. Tutu ha risposte all'accusa di essere antisemita dicendo che "c'è poco da fare, gli ebrei sono un popolo peculiare, gli piaccia o meno". Sì, peculiare, altruista, morale, forte e determinato: lui se lo immaginava in modo stravolto dall'odio, e questo si chiama antisemitismo. Niente monumenti per favore.