Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Milano: minacce a Silvia Sardone dopo il no alla moschea Cronaca di Chiara Campo
Testata: Il Giornale Data: 28 dicembre 2021 Pagina: 1 Autore: Chiara Campo Titolo: «Minacce a Sardone dopo il no alla moschea»
Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 28/12/2021, a pag.1, con il titolo "Minacce a Sardone dopo il no alla moschea", la cronaca di Chiara Campo.
La manifestazione
«Muori bruciata», «ti entro in casa e ti ammazzo», «stai bene a testa in giù», «ti do fuoco», «spero che tu muoia», «poi vi lamentate se vi sgozzano». Sono una minima parte delle minacce di morte e insulti che l'eurodeputata leghista Silvia Sardone ha ricevuto sui social dopo il presidio di mercoledì scorso in via Novara, contro il trasferimento del capannone-moschea dall'ex Palasharp al parcheggio di Trenno. Nel mirino sono finiti anche altri esponenti del Carroccio presenti alla manifestazione, il coordinatore milanese Stefano Bolognini e il capogruppo del Municipio 7 Francesco Giani.
Silvia Sardone
«Sono giorni di violentissime minacce, inviti a sgozzarmi, stuprarmi, uccidermi in casa oltre a lodi al terrorismo e alla guerra santa - riferisce Sardone -. Ricevo tantissime parole d'odio e di morte per la posizione espressa dalla Lega contro la scelta di creare una moschea in Via Novara e per la nostra richiesta di controllare e chiudere le numerose moschee abusive. Le norme sono chiarissime e non è possibile tollerare luoghi di culto abusivi con violazioni in serie che a un normale cittadino non sarebbero mai consentite. Le minacce di morte non mi piegano e di sicuro non ci fanno paura, continuerò con la Lega la battaglia per il rispetto delle leggi e per la sicurezza sempre a testa alta. Non ci facciamo intimidire dagli estremisti». Il Carroccio ha contestato anche il «bando moschee» lanciato dalla giunta il giorno dopo il presidio, per assegnare spazi di via Esterle e via Marignano come luoghi di culto. Il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un messaggio di solidarietà alla Sardone ma tagliente nei confronti del sindaco Beppe Sala: «Insulti e minacce di morte per aver detto no alla moschea a Milano: solidarietà a Silvia, leghista ma soprattutto donna e mamma, bersagliata da volgarità e violenze intollerabili. Mi aspetto solidarietà immediata e bipartisan. E a Sala chiedo: davvero vuole offrire spazi a gente così aggressiva e intollerante?». A stretto giro arriva dal sindaco la «solidarietà piena» all'eurodeputata e consigliera comunale. «In un Paese democratico come l'Italia - scrive Sala su Facebook - le minacce ricevute da Sardone sono da condannare in modo assoluto». Ma ribatte anche a Salvini: «C'è chi poi, non sorprendentemente - aggiunge -, usa questa circostanza per rilanciare la solita polemica sulle moschee. Come assoluta è la mia condanna a chi minaccia, assoluta è la mia adesione ai valori costituzionale e, soprattutto, la mia ferrea volontà di far rispettare la nostra Costituzione, che con l'art. 19 stabilisce: "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di fame propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume"». Arrivano messaggi di solidarietà bipartisan. Gli eurodeputati Fdi sottolineano che «in Italia e in Europa ognuno è libero di professare la propria fede secondo le regole. Ma non ci deve essere spazio per il fanatismo religioso che diffonde odio e intolleranza». La deputata Pd Lia Quartapelle twitta la «solidarietà a Sardone. La discussione relativa ai luoghi di culto e alla tutela della libertà religiosa deve essere fatta nella tolleranza e nel rispetto, senza alimentare odio e paura». E la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani ribadisce che «in democrazia non c'è alcuno spazio per la violenza e le intimidazioni. Allo stesso tempo - aggiunge -, condannando l'attacco, vogliamo ribadire l'importanza della libertà di religione, che non può essere oggetto di strumentalizzazioni». E il governatore Attilio Fontana sottolinea che «gli odiatori di professione non depongono mai le tastiere e rivolgono un attacco ignobile. A Sardone la solidarietà e la vicinanza della giunta lombarda e mia personale. Bisogna tenere alta la vigilanza e respingere ogni attacco che possa minare la dialettica politica e il confronto delle idee, che è un bene irrinunciabile per tutti in un Paese davvero democratico».
Per inviare al Giornale la propria opinione, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante