Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Antisemitismo a sinistra Commento di Iuri Maria Prado
Testata: Libero Data: 23 dicembre 2021 Pagina: 13 Autore: Iuri Maria Prado Titolo: «Ai compagni piace l'antisemitismo in guanti bianchi»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/12/2021, a pag.13 con il titolo "Ai compagni piace l'antisemitismo in guanti bianchi" il commento di Iuri Maria Prado.
Le simpatie e le indulgenze di sinistra verso l'antisemitismo obliquo, quello che si nasconde dietro lo schermo ipocrita della critica anti-israeliana, sono anche più immonde di certe scoperture razziste addebitabili a certa destra minoritaria e non rappresentativa. Il terrorismo antisemita e la realtà di pistola, di sassi e di coltelli che gli ebrei d'Europa, siano vecchi o bambini, debbono fronteggiare per il fatto di essere ebrei, inducendoli a temere per sé stessi proprio nei luoghi dove i loro genitori e i loro nonni erano rastrellati e infilati nei vagoni piombati, proprio i luoghi dove una retorica bolsa organizza sfibrate ricorrenze alla Memoria e istituisce improbabili commissioni parlamentari, rappresentano l'inevitabile corrispettivo di giustizia sostanziale che si merita l'ebreo perché Israele, risaputamente, pratica l'apartheid, bombarda i civili per programma e, intollerabilmente, non riconosce il diritto civile e politico dei tanti che in modo sacrosanto rivendicano la necessità democratica di distruggere lo Stato degli ebrei. Il 25 d'aprile della Repubblica Bella Ciao, con il sistematico corollario della sassaiola sulla Brigata Ebraica e dei roghi delle bandiere israeliane, così come le valorose campagne di boicottaggio delle produzioni e delle imprese israeliane su cui una nobile propaganda appone una bella stella gialla, hanno cittadinanza incensurata nel Paese delle leggi contro l'odio e della Costituzione in nome della quale si reclamano giuramenti antifascisti. E intanto la democrazia è rassicurata dalla guardia profilattica della sinistra, la cui macchia antisemita è nulla a paragone del merito nell'impedire l'assalto delle destre.
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