Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Deborah Fait risponde a un lettore Le leggi razziste
Testata: Informazione Corretta Data: 25 novembre 2021 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Le leggi razziste»
Gentilissima Debora, Mio padre, cattolico praticante, poco prima di morire ottantenne (nel 1990), mi rivelò che causa leggi razziali (1938) sua cugina (da parte materna, cognome DeAngelis) non avrebbe avuto il permesso di matrimonio. Lui fu incaricato dalla famiglia di contattare le autorità in quel di Ancona. Secondo le sue parole "fu una cosa laboriosa" ma l'accusa di ebraismo decadde. Non avendomi voluto dire quali fossero state le prove esibite (certificati battesimali, dichiarazioni di Comunità Ebraiche di "non appartenenza), mi è ora venuto il dubbio che tutto fosse stato risolto con un esborso di soldi (a quella data la famiglia di mio padre aveva risorse derivate da vendita di attività commerciale). Secondo Lei la corruzione, in quel tragico contesto, era una via liberatoria praticabile? So che non è facile fare congetture, ma spero in una risposta. Cordiali saluti,
Emilio Strepetti
Gentile Emilio,
Lei mi parla di tempi estremamente difficili per gli ebrei, erano anni in cui ognuno cercava di salvarsi in ogni modo possibile. Può darsi che i soldi avessero avuto peso nel certificato di "non appartenenza alla razza ebraica". Conosco personalmente famiglie che si sono salvate pagando tutto quello che avevano ai nazifascisti per i quali il denaro ebraico non puzzava per niente. Non sempre chi cercava di salvarsi lo ha potuto fare perché quei criminali spesso prendevano i soldi e poi non mantenevano la promessa di lasciarli vivere. La cugina di suo padre, senza quella "cosa laboriosa" non solo non avrebbe potuto sposarsi ma sarebbe anche stata deportata. Non credo sia giusto parlare di corruzione, lo definirei semmai un tentativo giusto e disperato di salvarsi la vita mentre era imminente la tragedia che avrebbe travolto gli ebrei.