Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Gli Accordi di Abramo un anno dopo La svolta di Emirati, Bahrain, Marocco e Sudan verso Israele
Testata: L'Osservatore Romano Data: 17 settembre 2021 Pagina: 4 Autore: la redazione di OR Titolo: «A un anno dalla firma degli Accordi di Abramo»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 17/09/2021, a pag. 4, la breve "A un anno dalla firma degli Accordi di Abramo".
A destra: i firmatari della pace tra Israele e Stati arabi
Per commemorare il primo anniversario della firma degli Accordi di Abramo, il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha riunito ieri in videoconferenza i ministri degli Esteri di Israele, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Marocco, i Paesi firmatari (con il Sudan) dell'intesa. Un anno fa, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrain sono diventati i primi Paesi del Golfo a normalizzare le loro relazioni diplomatiche con Israele, sotto l'egida dell'allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il Marocco e il Sudan lo hanno fatto successivamente.
Il Sudan, però, non ha partecipato all'incontro con Blinken. Il dipartimento di Stato americano non ne ha specificato il motivo. In questi dodici mesi dalla firma degli accordi si è assistito a una serie di cambiamenti tangibili: dall'avvio di voli diretti tra le rispettive capitali all'apertura delle ambasciate (quella emiratina a Tel Aviv lo scorso marzo, seguita a fine giugno da quella israeliana ad Abu Dhabi) fino alla firma di accordi commerciali e l'apertura di uffici in molteplici settori.
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