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Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 12/08/2021, a pag.2 con il titolo "Il seme dell'odio antisemita mina la Francia" il commento di Giovanni Serafini.
Simone Veil Un'azione stupida e criminale, che lascia senza fiato. In nome di un antisemitismo anacronistico, inutile e brutale, qualche esaltato ha voluto ancora una volta profanare la memoria di Simone Veil, ex presidente del Parlamento europeo, deportata a 16 anni ad Auschwitz dove morirono sua madre e sua sorella. Una stele eretta in suo onore a Perros-Guirec, in Bretagna, è stata trovata ieri ricoperta di svastiche. Il giorno prima, a due riprese, era stata imbrattata con mostarda ed escrementi. Nel 2018, quando le spoglie di Simone vennero traslate al Pantheon, ignoti vandali deturparono il suo ritratto esposto sulla facciata del tempio.
Perché ce l'hanno con lei? Perché proprio Simone Veil? Perché ebrea. Perchè donna. Perché simbolo della costruzione europea. Perché nel 1975, quando era ministro della Sanità, vinse la battaglia per la depenalizzazione dell'aborto. Perché Accademica di Francia, e dunque esponente dell'establishment. Colpire lei significa colpire tutto questo insieme, il coraggio di chi ha combattuto per la libertà di pensiero, per i diritti della donna, per il sogno di un'Europa unita. C'è un malessere profondo in questa Francia che ancora oggi mostra di avere un problema con gli ebrei: «L'antisemitismo è una corrente sotterranea che riemerge in certi momenti della storia, quando una nazione è in crisi: per un osceno paradosso chi commette crimini antisemiti non si sente colpevole perchè pensa di vendicare un'ingiustizia», dice Delphine Horvilleur, una delle tre donne rabbine di Francia. Da una parte il comunitarismo in cui si identificano molti musulmani, dall'altra il fanatismo alimentato dall'estrema destra e da gruppi sociali irresponsabili: la miscela è esplosiva e genera molti abusi. Un esempio paradossale in questi tempi di pandemia: quello dei «no vax» che si paragonano agli ebrei perseguitati dal nazismo, insultando la memoria di chi venne torturato e ucciso nei campi di sterminio. La confusione è grande sotto il cielo.
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